Salvato capriolo dalla provinciale
La Polizia Provinciale recupera un cucciolo di capriolo a Rosignano marittimo. Nella stagione primaverile nascono i cuccioli degli ungulati (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video del cucciolo salvato). Nelle nostre zone sono abbondanti i caprioli, ma capita di trovare anche daini e, molto raramente, anche qualche cervo. I cuccioli dei cervidi (caprioli, daini e cervi) hanno macchie chiare per sfruttare il mimetismo col terreno e, contrariamente ai cinghiali, non emettono forti odori corporei perché tale meccanismo li difende dai predatori. Capita perciò molto spesso di imbattersi in cuccioli che sembrano abbandonati, perché la mamma si nasconde a pochi passi di distanza per attirare su di sé gli eventuali predatori. Il cucciolo, pertanto non è abbandonato, ma semplicemente accudito a distanza.
La mamma sentendo avvicinare altri animali, tra cui gli uomini fugge per portare lontano dalla prole gli intrusi. Questo comportamento viene adottato per alcuni giorni dopo la nascita e comunque fino a quando il piccolo non sia in grado di correre sulle sue zampe alla stessa velocità della madre.
“Chi trova un cucciolo – sottolinea la polizia Provinciale -non deve assolutamente toccarlo! Il piccolo va lasciato stare e la madre dopo che la persona si sarà allontanata tornerà ad occuparsene. Toccarlo o prenderlo in braccio comporta automaticamente l’abbandono da parte della madre. Prendere un cucciolo – specificano gli esperti della Provinciale – può determinare gravi patologie nella madre che allatta, quali mastiti ed altre malattie che possono portare la femmina anche alla morte. Prendere un cucciolo causa una dipendenza totale del piccolo dagli esseri umani che determinano nell’animale uno sviluppo tale da rendere il capriolo confidente verso gli uomini, portandolo ad avvicinarsi a case e strade in maniera da costituire pericolo per se e per le persone. Perciò la Polizia Provinciale invita tutti ad attenersi a queste prescrizioni”.
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