Dopo l’Avellino, il Livorno è crollato

Segnatevi questa data: 22 febbraio 2015. Per molti è un giorno come un altro, ma per i tifosi livornesi coincide con l’inizio del crollo della squadra amaranto. Quel giorno si giocava Livorno-Avellino. Era la gara del centenario, stadio colorato di amaranto e grande attesa. Purtroppo tutto questo giocò contro Luci e compagni che disputarono una gara al di sotto delle aspettative e vennero sconfitti per 0-1. Certo anche Gelain ci mise del suo con alcune scelte che fecero arrabbiare e non poco Spinelli tipo tenere Belingheri in campo per oltre un’ora. Da quella sconfitta, il Livorno non sembra essersi più ripreso. Sia a livello fisico che mentale. Basta analizzare il trend delle partite successive e i numeri avallano questa ipotesi.

Prima – Fino alla partita contro l’Avellino, il Livorno era al terzo posto in classifica a soltanto due punti dal Bologna, veniva da tre vittorie nelle ultime quattro partite e aveva il migliore attacco del campionato con 44 reti segnate. Se vogliamo continuare, le vittorie erano 12. Soltanto il Carpi con 14 aveva fatto meglio. Insomma c’erano tutte le carte in regola per poter pensare ad una seconda parte di stagione in grande. Nessuno avrebbe pensato al tracollo che da lì a poco ci sarebbe stato.

Il crollo – Da quell’incontro, ne sono passati dodici e il Livorno, su 36 punti disponibili, ne ha ottenuti soltanto undici (poco più del 30%), frutto di due vittorie, cinque pareggi e altrettante sconfitte. Una media da piena zona retrocessione. In questo spezzone di stagione le reti segnate sono state soltanto nove (media di 0,75 a gara) mentre quelle subite addirittura 14 (media 1,1). Al momento gli amaranto hanno lo stesso numero di sconfitte del Modena e soltanto una in meno del Latina tanto per rendere l’idea. Il cambio di Gelain con Panucci non ha dato i frutti sperati. L’ex collaboratore di Capello ha raccolto sette punti in altrettante partite.

La classifica – Se andiamo a controllare la classifica di queste ultime dodici giornate, il Livorno è terzultimo con undici punti a pari merito con il Lanciano. Soltanto Ternana e Vercelli con nove e Varese con sei (anche se con quattro punti di penalità) hanno fatto peggio. Una graduatoria che la dice lunga sulla profonda crisi che sta investendo la formazione amaranto. Perfino squadre come Cittadella e Entella, che lottano per salvarsi, hanno fatto meglio. Adesso al termine mancano soltanto quattro partite per capire se questa stagione potrà essere definita fallimentare oppure no.

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