Rugby Livorno, sconfitta amara a Noceto
di Gabriele Pritoni
Noceto – Rugby Livorno 20 – 18
Livorno: Chiesa Tito Daniele, De Vincentiis Dario (dal 13’pt Righetti Alberto), Di Mauro Daniele, Biagiotti Daniele, Scapaticci Andrea, Brancoli Andrea, Contini Nicola (dal 15’st Squarcini Riccardo), Cortesi Sergio, Bottari Nicolo’ (dal 38’st Gragnani Giorgio), Baroni Federico (dal 20’st Ciapparelli Giacomo), Paoluzzi Marco, Favati Giacomo, Tangredi Antonio, Morganti Simone (dal 15’st Mannucci Christian), Mannucci Christian. A disp. Bonavia Marco. All. Saccà.
Noceto: Malinovskyy Vladyslav, Ghiretti Matteo, Passera Emanuele (dal 32’st Gabelli Alessandro), Carritiello Luca, Londino Francesco, Albertini Giacomo, Negrello Alex, Manari Matteo, Mori Carlo Maria, Menichelli Davide (dal 5’st Di Marco Wenderson), Bongiorni Fabio (dal 20’st Mazzoni Lorenzo), Boccalini Lorenzo (dal 32’st Gocciadoro Edoardo), Morini Fabio, Righi Francesco (dal 1’st Saccomani Mattia), Demalde Riccardo. A disp. Serafini Luca. All. Viappiani.
Tabellino: 10’ CP Negrello (3 – 0), 18’ CP Brancoli (3 – 3), 22’ MT Boccalini TR Negrello (10 – 3), 25’ MT Londino (15 – 3), 28’ CP Brancoli (15 – 6), 29’ CG Morganti. Secondo tempo: 13’ MT Manari (20 – 6), 28’ MT Di Mauro TR Brancoli (20 – 13), 29’ CGCortesi, 35’ CR Chiesa, 37’ MT Biagiotti (20 – 18). (CG=Cartellino Giallo, CR=Cartellino Rosso, MT=Meta, CP=Calcio Punizione, TR=Trasformazione).
C’è amarezza e scoramento nei volti dei giocatori del Rugby Livorno che escono dal prato del “Capra” di Noceto: il tabellone recita 20 – 18 per i padroni di casa, la trasferta è andata male. E’ andata male ed è un peccato perché in campo alla fine ha regnato l’equilibrio e con un pizzico di fortuna in più i bianco verdi sarebbero potuti tornare a casa con ben più di un punto, comunque fondamentale in ottica playoff. Noceto, comunque, ha dimostrato ancora una volta il proprio valore, che già era emerso al Montano nella vittoria dell’andata.
Viappiani si gioca la carta della mischia pesante e la tattica rende: dopo i primi venti minuti, che trascorrono con un calcio per parte, Noceto fa sue praticamente tutte le fasi statiche del gioco – l’assenza di Bufalini si fa sentire – e segna tre mete, trasformandone però soltanto una. Quello degli errori sui calci sarà un tema ricorrente per tutta la partita sia per Livorno che per Noceto, che lasceranno parecchi punti per strada: alla penultima di campionato, con le finali per la A a un passo, la palla diventa maledettamente pesante. All’assalto dei padroni di casa Livorno cerca di opporsi come può ma raccoglie solo un altro calcio di punizione e pesca pure un cartellino giallo di Morganti, come se non bastassero già i kg in meno in mischia.
E’ sostanzialmente meritato, quindi, il 20 – 6 cui Noceto arriva, ancora in spinta, al quarto d’ora del secondo tempo. Qui qualcosa, però, cambia. Noceto, forse appagata dal risultato o forse stanca, cala un attimo la concentrazione e Livorno, grazie anche alle forze fresche inserite in prima linea con Ciapparelli, prende possesso del campo: la mischia di Noceto fa meno paura e c’è spazio per giocare alla mano, pane per i denti di Brancoli che distribuisce a destra e sinistra ottenendo sempre ottimi guadagni. “Quando giochi con un pacchetto pesante – ci ha detto Viappiani – devi essere cinico: spingere, raccogliere calci di punizione e segnare a testa bassa. Se perdi disciplina o sbagli qualcosa, come abbiamo fatto nel secondo tempo, vai subito in crisi perché lasci dei giocatori avversari soli per il campo”.
L’analisi dell’allenatore di Noceto descrive esattamente quello che succede sul terreno di gioco, con Livorno che a tratti ricorda la marea nera degli All Blacks, con un sostegno pronto su ogni placcaggio e la difesa a inseguire: non si possono avere peso e velocità allo stesso momento. I bianco verdi però non dilagano perché la fatica e la tensione ci sono anche per loro e, pur battendosi con grande coraggio, commettono parecchi errori davanti a una difesa che comunque non si arrende, sostenuta a gran voce dal pubblico di casa. Qualche in avanti di troppo e due o tre calci sbagliati da Brancoli (uno lungo che va direttamente in area di meta e un paio di punizioni che non escono dal campo e non fanno guadagnare la touche) fanno sì che si debba aspettare fino al 28’ per la meta, che arriva su bellissima azione alla mano finalizzata da Di Mauro. Sul 20 – 13 Livorno ci crede ma al 35’ resta con un uomo in meno: su un calcio a liberare di Noceto, Brancoli a metà campo fa una ricezione in avanzamento che varrebbe da sola il prezzo del biglietto e taglia il campo verso sinistra prima di essere fermato da un placcaggio dubbio; Chiesa protesta e l’arbitro, secondo noi un po’ affrettatamente, tira fuori il cartellino rosso. La terna, a nostro giudizio, è apparsa un po’ troppo casalinga per una partita di questa importanza: a parte l’espulsione – Chiesa a fine partita si è scusato con l’arbitro per cui forse qualcosa aveva detto – anche il cartellino a Cortesi o dettagli come la regolarità dell’introduzione dell’ovale in mischia o del lancio della touche non hanno convinto.
Sebbene in inferiorità Livorno non demorde e risale il campo dopo ogni errore o palla persa, gettando il cuore oltre l’ostacolo e facendoci abbandonare definitivamente i panni del cronista per sgolarci a incitare i nostri. Al 37’, su calcio di punizione vicino all’out di destra, poco dopo la metà campo, mentre tutti si aspettano che Brancoli cerchi la touche nei 22 lui dà sfoggio della sua classe con una giocata analoga a quella che ci aveva mostrato in febbraio contro Pesaro: calcia lunghissimo sul lato opposto per l’accorrente Biagiotti che raccoglie e schiaccia in meta. La difesa è sorpresa, non riesce a evitare la meta ma obbliga Brancoli a tentare la trasformazione del pareggio da posizione assai defilata. Il calcio esce di un paio di metri sulla sinistra e sancisce la sconfitta. Come si diceva, peccato.
“Sapevamo che la partita sarebbe stata dura – è il commento di Saccà – ma non posso dirti cosa ci sia mancato perché secondo me non ci è mancato niente: i ragazzi hanno lottato e pur patendo contro una mischia molto pesante hanno saputo reagire e ci è mancato davvero poco. Come sai io non cerco mai scuse ma alcune decisioni arbitrali mi hanno convinto poco e questo aumenta il rammarico. Noceto è forte e bene organizzata e nel primo tempo ci è stata superiore. Il punto preso lascia comunque il destino della squadra nelle nostre mani: domenica prossima ci giocheremo tutto con Civitavecchia”.
Viappiani è sulla stessa lunghezza d’onda: “Nel primo tempo abbiamo meritato mentre nella ripresa è stata molto dura; Livorno è una squadra agguerrita e avremmo dovuto chiudere il match quando ne abbiamo avuto la possibilità. Potevamo pagare più cari i nostri errori ma non posso che essere soddisfatto; Domenica, a Pesaro, ci giocheremo le finali per la A”.
Il risultato maturato in campo e le vittorie – entrambe da 5 punti – di Civitavecchia contro il Romagna e di Pesaro a Piombino, rimandano la decisione sulle finali per la A all’ultima giornata. Livorno ospiterà Civitavecchia mentre Noceto andrà in trasferta a Pesaro. Ricordiamo che la vittoria vale 4 punti e il pareggio 2; 1 punto di bonus viene assegnato a chi segni almeno 4 mete e 1 punto di bonus viene assegnato a chi perda con non più di 7 punti di scarto. L’appuntamento è per domenica prossima alle 15:30 al Montano: è lì che il Rugby Livorno si giocherà le sue chances, davanti al pubblico di casa che tutti nell’ambiente sperano sia molto numeroso.
Classifica: Noceto 33, Livorno 30, Civitavecchia 29, Pesaro 29, Piombino 11, Romagna 5.
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