“Noi, studentesse aggredite ai “100 giorni” a Pisa”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di quattro studentesse livornesi protagoniste di un brutto episodio durante l’usanza dei “100 giorni” a Pisa.

La lettera – Siamo quattro ragazze fra i 18 ed i 20 anni di Livorno, che frequentano l’ultimo anno di Liceo. Volevamo mettervi al corrente di un brutto avvenimento, di cui siamo state vittime, lunedì 9 marzo in Piazza dei Miracoli, a Pisa, durante la giornata denominata “i 100 giorni all’esame” di maturità.
Mentre camminavamo sul prato, sul retro del Battistero, un gruppo numeroso, di circa 30 ragazzi stranieri, correndo ci ha assalite volutamente con violenza. Buttandoci a terra hanno tentato di abusare fisicamente di noi, nonostante le nostre disperate richieste di farla finita. Mentre venivamo aggredite, siamo state vittime di furto dei nostri cellulari, che ci sono stati rubati dalle tasche dei giacchetti. Nel momento in cui siamo riuscite a liberarci dagli aggressori, le numerose persone che si trovavano nei dintorni, hanno finto indifferenza senza correrci in aiuto. Scosse dall’evento, quindi, ci siamo dirette verso una pattuglia di carabinieri che nel momento era in servizio, e si trovava nei pressi della zona, per “sorvegliare”. Di fronte alla richiesta di aiuto in lacrime, la risposta dell’unica donna in veste di forza dell’ordine è stata: “ogni anno è cosi, sapete a cosa andate incontro, e dal momento in cui siete venute, la responsabilità è vostra!”. Allibite, due di noi si sono recate autonomamente presso la Questura in via Mario Lalli 3, a Pisa, dove hanno sporto le denunce. In conclusione, adesso, a menti lucide, ci chiediamo come sia possibile, nel momento in cui, le forze dell’ordine sono consapevoli che, a dir loro “questo accade ogni anno”, non assicurare maggior sorveglianza…

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