Crisi, il 18 aprile corteo. Tutti in piazza
Dall’assemblea cittadina di giovedì sera (26/2) siamo usciti ancora più convinti che il nostro percorso sia solo agli inizi. Le testimonianze e le storie dei lavoratori e delle lavoratrici intervenuti (People Care, Ifb, Porto 2000, ex Trw, Alp, e altri) ci dicono che la situazione a Livorno purtroppo non è migliorata dal nostro corteo del 15 novembre, anzi.
Si sono aggiunte infatti altre situazioni di difficoltà, esuberi, licenziamenti collettivi, privatizzazioni. Insomma, l’attacco ai lavoratori, fedelmente in linea con la logica renziana ispiratrice del Jobs Act, prosegue e si porta dietro tutte le sue nefaste conseguenze, in primis quella dell’arricchimento di pochi e l’impoverimento di molti. In questo quadro, dall’assemblea è emersa l’intenzione da parte nostra di rilanciare le mobilitazioni come lavoratori e lavoratrici livornesi, continuando a portare avanti i nostri contenuti di partenza, come la solidarietà, il sostegno alle vertenze, il supporto alle lotte contro i licenziamenti ma anche aggiungendone altri. In particolare, sono stati pronunciati degli interventi su alcuni concetti basilari come il no alle privatizzazioni, la lotta contro l’abbassamento di salari e dei diritti, conseguente alla giungla dei continui cambi di appalto sia pubblici che privati, e la nostra opinione sulla cosiddetta “Vertenza Livorno”, oltre ad un intervento di analisi complessiva sul Jobs Act. Siamo convinti che spetti a noi sottoporre alla città il tema centrale del lavoro, osservandolo dal punto di vista dell’interesse dei lavoratori e non di questo o quell’altro imprenditore o politico di turno, soprattutto in campagna elettorale. Noi non dobbiamo e non vogliamo “tifare” per nessun “salvatore della patria” che viene in soccorso della nostra città. Rispediamo quindi al mittente la propaganda fatta di ricatti, mascherati da promesse, del governatore della regione Enrico Rossi, ribadendo che solo i lavoratori e le lavoratrici potranno decidere il futuro di questa città. Del lavoro parlano tutti, con concetti sempre più lontani dal senso originario e positivo della stessa parola “lavoro”. C’è anche chi è arrivato ad esaltare il lavoro gratuito… Ecco, noi siamo un’altra cosa, vogliamo parlare di lavoro e di giustizia sociale, di diritti e di salario, di dignità e uguaglianza. E ancora una volta chiamiamo la città a sostenerci, dagli studenti ai pensionati, passando per disoccupati, precari e lavoratori, in questo nostro percorso. Questo seguito e questo sostegno è già arrivato nella splendida giornata del 15 novembre scorso, ora si tratta di proseguire e continuare a dare linfa al nostro agire. Ricordiamo a tutti/e che il Coordinamento è composto da lavoratori, lavoratrici, delegati sindacali e non, a prescindere dalla loro appartenenza sindacale e/o partitica. La prossima assemblea organizzativa è fissata per mercoledì 4 marzo alle ore 21:30 al ristoro “Polpetta” (Ex Mensa Bilancia) di via dei Mulini 27, dove da ora in poi, ogni mercoledì sera ci riuniremo per preparare al meglio il grande corteo cittadino che attraverserà le strade di Livorno sabato 18 aprile.
SE COLPISCONO UNO COLPISCONO TUTTI!
Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Livornesi
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