Il Livorno ritorna a Villa Chayes
Centocinquanta bambini si sono ritrovati a giocare sullo storico campo dell’Unione Sportiva Livorno. A Villa Chayes è stata una mattina di grande festa per i piccoli ma anche per i grandi. Il Club Magnozzi, l’Accademia Navale di Livorno il Settore Giovanile e la Scuola Calcio amaranto hanno organizzato in modo perfetto la manifestazione “Il Livorno ritorna a Villa Chayes” che rientrava nell’ambito dei festeggiamenti per il nostro prossimo Centenario. Al punto di accoglienza da via Lepanto subito i giovani cadetti ad indicare la strada, poi il punto di ristoro completo di ponce al mandarino e cenci, le cartoline storiche-annullo filateliche con l’immagine dei baldi amaranto di inizio Novecento nell’atto di segnare una rete, il colore dei bambini in campo e tanto pubblico ai lati. Infine il momento della rievocazione con il Livorno di oggi rappresentato da capitan Luci, quello del passato con capitan Manetti che alzo la Coppa Italia del 1987, il futuro con i nostri bambini della scuola calcio e l’arbitro d’eccezione: Mazzoni. Prima degli scatti storici il conduttore Fabrizio Pucci ed il responsabile della comunicazione del Livorno Paolo Nacarlo hanno raccontato la storia del campo di “Villa Chayes”, la fusione, la nascita dell’Unione, quelle prime partite, segnalando i punti storici ancora presenti sull’attuale campo dell’Accademia. A fare gli onori di casa è stato proprio il Capitano di Vascello Stefano Turchetto: “Siamo onorati di ospitare una così bella manifestazione sportiva rivolta ai bambini e soprattutto siamo felici di festeggiare un secolo di vita con una gloriosa squadra come il Livorno”. “Il ringraziamento è per tutti gli organizzatori – dice il dg amaranto Armenia – per il presidente Spinelli che permette a questa squadra di essere ancora qui a lottare per grandi traguardi avendola portata fino in Europa e per tutti i presenti”. “E’ la festa della nostra squadra ed anche della città – dice il presidente del club Magnozzi Enrico Fernandez Africano, stiamo sempre vicini ai nostri colori amaranto oggi come cento anni fa”.
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