Nuoto: alle Universiadi è De Memme show

L’appetito vien mangiando. E Martina De Memme ha deciso proprio di abbuffarsi: dopo il poker di medaglie d’oro conquistato ai Giochi del Mediterraneo appena due settimane fa, la porta colori del Nuoto Livorno e del Centro Sportivo Esercito è salita sul gradino più alto del podio anche alle Universiadi di Kazan (Russia), in attesa di tuffarsi a capofitto nell’avventura iridata di Barcellona.

La gara? I suoi 800, i suoi adorati 800. Che si è coccolata durante tutto l’anno migliorando sempre e comunque il primato personale (Assoluti Primaverili e Sette Colli), fino all’incredibile 8’28’’09 (terzo crono italiano di tutti i tempi) con il quale ha festeggiato il quinto titolo di un’estate da tatuarsi sul cuore.

Un fulmine. Prestazione impeccabile, da parte dell’allieva di Stefano Franceschi. Oculata, di spessore. Da campionessa, insomma. Tanto da far girare la testa alle due statunitensi Stephanie Peacock (argento in 8’28″21 e terza ai trials a stelle e strisce) e Ashley Steenvoorden (bronzo in 8’29″79) con un ritorno da 4’11 che lascia ben sperare per il 400; al “touch” lo sguardo al tabellone, e un sorriso speciale che riassume la felicità di un momento unico che ripaga a dovere un’atleta modello d’innumerevoli sforzi cancellando (parzialmente) pure l’autentico delitto sportivo di non averla ammirata sul palcoscenico di Londra 2012.

Al settimo cielo. “Non è semplice trovare le parole per descrivere gioie simili – ha commentato Martina dall’altro capo della cornetta – un piacere estremo, al termine di un magnifico 800. Così, bracciata dopo bracciata, sono andata a prendere le due americane confezionando uno sprint ad hoc. Cosa mi è passato per la testa a vedere il mio nome in cima alla classifica? Alè Marti, ce l’hai fatta. E che tempone, finalmente sotto l’8’30. Lo scorso settembre non avrei mai immaginato tante medaglie, e neppure una fatica tale (ride, ndr). E infatti vorrei dedicare questa vittoria a Carlo e Stefano, due persone fantastiche e fondamentali nel mio percorso, e soprattutto alla mia mamma: lei sa perché!”.

In estasi anche Franceschi: “Ieri eravamo in piscina per il consueto allenamento del pomeriggio; con Alessandro (Spoleti, il mio vice, ndr) stavamo prendendo i tempi di una serie impegnativa agli atleti, tra i quali Federico Turrini, mentre Carlo (Chelli, ndr) aveva scovato la diretta streaming. Ai 400 sono dovuto rientrare sul piano vasca, ma dopo un paio di minuti udiamo grida dalla segreteria: Marti c’è, sta lottando e all’ultima bracciata è riuscita a beffare le americane con un guizzo da campionessa”.

A fargli eco il presidente del Nuoto Livorno, Chelli: “Martina non è solo una nostra atleta, Martina è uno dei nostri cuori, è sangue del nostro sangue. Martina è la Nuoto Livorno. È il simbolo degli ideali sportivi, (assieme a Federico Turrini, ndr), e avrebbe meritato di partecipare alle Olimpiadi. Ma è ripartita più convinta e determinata, lo dimostra questa vittoria, che fa seguito alle medaglie dei Giochi del Mediterraneo. Tutti risultati di caratura internazionale, ottenuti da un’atleta unica e inimitabile”.

I complimenti dell’assessore Bettini – L’assessore allo sport si è voluto complimentare personalmente con l’atleta livornese: “Con estremo piacere esprimo le più vive congratulazioni mie personali e dell’Amministrazione Comunale, a nome di tutta la Città, per le numerose medaglie conquistate, frutto di un tenace e duro lavoro. Sicuro di potermi nuovamente congratulare con te in futuro”.

 

 

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