Livorno celebra le sue 500 medaglie. Il Goldoni si accende per rendere omaggio ai campioni

di MARCO PALUMBO

LIVORNO – Quello di Livorno con lo sport è un connubio che esiste da sempre. Inserita dal “Sole 24 Ore” al terzo posto nella classifica delle città più sportive del 2013, Livorno detiene un record davvero invidiabile che la pone come capitale sportiva d’Italia: nessuna città, considerando anche la relativa provincia, ha infatti vinto tante medaglie olimpiche, europee e mondiali come la nostra.
Dal 1895 a oggi sono ben 500 i podi conquistati da atleti livornesi nelle manifestazioni iridate. Numeri importanti che sono stati celebrati domenica pomeriggio al teatro Goldoni in occasione della manifestazione “Livorno e le sue 500 medaglie”, voluta dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Una festa che ha permesso ai campioni di ieri e di oggi di ricevere l’abbraccio della città e delle istituzioni locali e nazionali. Sulle note della musica di Mascagni, il pubblico ha così potuto rivivere le imprese degli Scarronzoni, portuali nella vita e protagonisti nel canottaggio alle Olimpiadi di Los Angeles e di Berlino; di Federico Caprilli, inventore dell’ippica moderna; dello schermidore Nedo Nadi, che alle Olimpiadi di Anversa 1920 vinse cinque ori in altrettante gare e il cui record rimase imbattuto fino all’avvento di Mark Spitz nel 1972; e, in tempi più recenti, di Bettini nel ciclismo, di Aldo Montano – ultimo di una vera e propria dinastia familiare – e di Baldini nella scherma, di Mori nell’atletica leggera. Questi, però, sono solo alcuni degli sport che hanno reso vincenti i livornesi in Nazionale; i nostri concittadini hanno infatti trionfato in moltissime altre specialità, dalla vela al pugilato, dalle arti marziali al pattinaggio.

I 500 podi portano la firma di 118 atleti suddivisi in ben 21 sport: la scherma è la disciplina più fruttifera, con ben 188 medaglie, seguita dal canottaggio con 115. Imprese indelebili che il regista Rossano Vittori, un paio di anni fa, ha montato in un film presentato poi a Hollywood in un concorso cinematografico riservato ai documentari sportivi. Un documentario che si apre con una frase significativa: “Tutti, da piccoli, sognano di salire su un podio; se sei livornese è un po’ più facile”.

La manifestazione si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti agli sportivi che, a turno, sono saliti sul palco del Goldoni. La schermitrice Irene Vecchi è stata insignita dello speciale “Premio Atleta Azzurro Prestige”. La cerimonia ha vissuto anche un momento di commozione quando è stato ricordato Vittoriano Drovandi, campione italiano e poi tecnico all’Atletica Livorno, scomparso in estate

 

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