Sampdoria-Livorno 4-2. Un tempo perfetto, poi il crollo. Ora la classifica si complica. Cos’è successo?

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Per certi versi è sembrato di rivedere la partita con il Catania, per altri anche quella con il Verona. No Livorno, così proprio non va. Per restare in serie A non si può dilapidare un doppio vantaggio in trasferta e poi crollare nella ripresa. Sembrava la giornata perfetta e invece si è trasformata in un incubo anche perché il Chievo ha vinto in extremis contro il Genoa e ora gli amaranto distano due punti dal quart’ultimo posto occupato dal Bologna. Che domenica arriva al Picchi. Cosa sia successo nel secondo tempo è un mistero che in pochi forse sanno spiegare. Forse il Livorno è entrato in campo convinto di aver la partita in tasca. Forse non si aspettava una reazione così veemente della Sampdoria. Forse Di Carlo ha sbagliato a passare al 4-4-2. L’unica certezza è che tutti meritano una sonora tirata d’orecchie.

Come Catania – Di Carlo alla vigilia aveva affermato che la salvezza passa dalle vittorie in trasferta. Bene, dopo 45 minuti deve aver pensato: “Messaggio recepito”. Al triplice invece il suo pensiero è: “Non si possono commettere tutti questi errori”. Come potergli dare torto. A Catania, gli amaranto erano stati incapaci di tenere per tre volte il vantaggio, a Marassi non è bastato uno 0-2 alla fine del primo tempo per portare a casa i tre punti. All’inizio si è visto forse il miglior Livorno della stagione. Mesbah e Mbaye esterni alti che hanno letteralmente distrutto De Silvestri e Regini e per il senegalese sono arrivati anche i primi due gol in serie A. Belfodil e Paulinho si trovavano a meraviglia mentre a centrocampo Biagianti, Greco e Benassi facevano quello che volevano. Sembrava un pomeriggio da incorniciare invece era solo l’inizio della fine.

Come Verona – Due settimane fa, gli amaranto hanno di fatto giocato solo un tempo. Il secondo. La prima frazione fu tutta a favore degli uomini di Mandorlini che in 15 minuti segnarono tre volte. A Marassi è accaduto l’opposto solo che i gol subiti in 25 minuti sono addirittura quattro. Davvero difficile poter spiegare quanto successo. Impossibile pensare che il solo cambio di MIhajlovic che ha inserito Krsticic per Obiang passando al 4-3-3 sia stato l’ago della bilancia. D’accordo che il serbo ha fatto un gol e sembrava indiavolato, ma non è possibile una simile involuzione. Il passaggio di Di Carlo al 4-4-2 non ha dato gli effetti sperati, anzi. L’ingresso di Coda al posto di Ceccherini (sfortunatissimo il suo autogol) è stata la mazzata finale vista la sua deviazione sul tiro di Okaka e la chiusura da dimenticare su Gabbiadini.

La classifica e Bologna – Come se non bastasse, dagli altri campi non sono arrivati risultati incoraggianti, anzi. Il Bologna ha impattato 0-0 con il Sassuolo mentre nei minuti di recupero è arrivata l’incredibile vittoria del Chievo ai danni del Genoa. Inutile stare a dire come la prossima partita al Picchi contro i romagnoli sia una finale. Non ottenere i tre punti potrebbe essere una mazzata tremenda anche perché occorre tirarsi fuori dagli ultimi tre posti. Alle 16 il Livorno era salvo, adesso deve ancora rincorrere. La speranza è che contro il Bologna la squadra si ricordi di non giocare solo un tempo.

Il tabellino

Sampdoria: Da Costa, De Silvestri (45’ Fornasier), Mustafi, Gastaldello, Regini, Obiang (45’ Krsticic), Palombo, Gabbiadini, Eder, Soriano, Okaka (78’ Maxi Lopez). A disp: Fiorillo, Costa, Berardi, Salamon, Wszolek, Sestu, Bjarnasson, Renan, Sansone. All: Mihajlovic

Livorno: Bardi, Ceccherini (57’ Coda), Emerson, Castellini (80’ Piccini), Mbaye, Benassi, Biagianti (69’ Emeghara), Greco,Mesbah, Paulinho, Belfodil. A disp: Aldegani, Anania, Gemiti, Rinaudo, Valentini, Duncan, Mosquera, Borja. All: Di Carlo

Arbitro: Giacomelli di Trieste

Reti: 19’ Mbaye, 26’ Mbaye, 48’ Krsticic, 52’ Ceccherini (a), 67’ Okaka, 74’ Gabbiadini

Note: angoli 12-4 per la Sampdoria, ammonito Biagianti, De Silvestri, Greco, Soriano, recupero 1’ + 2’

Bardi 5,5: riflesso felino sulla punizione deviata di Gabbiadini. Incolpevole sui gol subiti e bel gesto quando dopo l’autogol è il primo a consolare il suo amico Ceccherini.

Castellini 5,5: ancora titolare dopo la disfatta col Verona, come tutti i compagni gioca un tempo da applausi e uno no (80’ Piccini sv).

Emerson 6: l’unico che in difesa sembra reggere l’impatto. Dalle sue parti non si passa, ma la sfortuna si è presa il Livorno sottobraccio e anche lui deve alzare bandiera bianca.

Ceccherini 5,5: dispiace dargli l’insufficienza, ma dopo un primo tempo senza sbavature nella ripresa la combina grossa quando la butta nella sua porta condannando il Livorno al 2-2 (57’ Coda 5: sua la deviazione che beffa Bardi sul 3-2 blucerchiato. Male, malissimo per tutto il resto del secondo tempo quando si perde Okaka con una facilità disarmante).

Mbaye 6,5 (uomo Quilivorno.it): dopo la mezza rete con il Napoli ora ne segna due. Il voto potrebbe essere più alto se in difesa l’ex Inter non fosse stato tra i peggiori. Chiude male in occasione dell’autogol di Ceccherini, in netto ritardo sul poker di Gabbiadini.

Biagianti 6: si conferma sugli standard di Napoli. Finché la squadra gira lui è tra i migliori, nella ripresa subisce un’involuzione come il resto dei compagni (69’ Emeghara 5: mai pericoloso, si perde sulla fascia come purtroppo accade sempre più spesso).

Greco 5.5: la giocata che manda in gol Mbaye è da applausi, ma è l’unico lampo di una partita giocata troppo a sprazzi.

Benassi 5: decisamente un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni. Nella zona mediana perde la bussola e la squadra ne risente.

Mesbah 6: un tempo a spingere come un pazzo e la Sampdoria ha pianto. Nel secondo tempo si abbassa troppo e da sinistra non arriva più un cross.

Belfodil 5,5: sente la fiducia dei compagni e si esalta. 45 minuti da stropicciarsi gli occhi, ma i restanti sono assolutamente inconcludenti.

Paulinho 5,5: la traversa presa nel primo tempo sta ancora tremando. Spesso lo vedi prendere palla a centrocampo e impostare l’azione, ma oggi per lui non è proprio giornata.

All. Di Carlo 5,5: la partita l’aveva preparata benissimo e nel primo tempo si vede. Il passaggio però al 4-4-2 ha pesato come un macigno sull’andamento e la squadra è andata completamente in confusione.

SAMPDORIA

Da Costa 6: i gol li subisce da zero metri. Poi non deve fare altro che assistere alla rimonta dei suoi.
De Silvestri 5: quanto ha sofferto Mesbah a sinistra lo sa solo lui. In difficoltà su ogni spinta dell’algerino (45’ Fornasier 6,5: decisamente meglio rispetto al compagno e la difesa ne giova).
Mustafi 5,5: impreciso e insicuro. Fortuna per lui che l’attacco compensa alle disattenzioni difensive.
Gastaldello 5,5: stesso discorso fatto per il compagno di reparto.
Regini  4,5: assolutamente disastroso nella copertura di Mbaye che lo buca due volte nel giro di dieci minuti.
Obiang 5: primo tempo da dimenticare. A centrocampo non fa filtro e il Livorno ringrazia (45’ Krsticic 7,5: stravolte la partita. Firma il gol dell’1-0 e ci mette lo zampino nel raddoppio. Più di così…).
Palombo 6,5: inizio molto soft poi cresce col passare dei minuti e per gli avversari son dolori.
Gabbiadini 7: può sbagliare una, due volte. Ma alla terza occasione davanti a Bardi non fallisce.
Eder 6,5: uomo tuttofare dell’attacco blucerchiato. Non segna molto, ma quanto lavora per i compagni.
Soriano 6: il meno brillante del reparto offensivo, anche se c’è sempre in tutte le azioni da gol
Okaka 7,5: giocatore ritrovato da Mihajlovic. Un gol (in coabitazione con Coda) e un assist. Da solo mette in difficoltà tutto il Livorno (78’ Maxi Lopez sv).
All. Mihajlovic 8: nulla da dire. Salva la squadra con due mesi di anticipo e l’ha presa che era penultima. Bravo a scuotere la Samp dopo un primo tempo disastroso.

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