Catania-Livorno 3-3. Non è il massim(in)o, 3 volte rimontati. Eme doppietta e Paulo non bastano. Cos’è mancato?

di rcampopiano

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Come vedere questo pareggio sul campo del Catania? Una domanda da un milione di dollari a cui rispondere non è semplice. Certo, non perdere era l’imperativo, ma subire il gol del pareggio a due minuti dalla fine fa rosicare tantissimo. Specie se si pensa che il Livorno per tre volte è andato in vantaggio e per altrettante volte è stato raggiunto. Peccato perché con i tre punti si poteva uscire, dopo tanto tempo, dalla zona retrocessione viste le sconfitte di Bologna, Sassuolo e Chievo.

Bicchiere mezzo pieno – Il Livorno continua nella miniserie positiva iniziata con l’arrivo di Di Carlo. Dopo il successo sul Sassuolo è arrivato un punto comunque prezioso sul campo di una dirette concorrente per la salvezza che in caso di arrivo a pari punti resterà dietro agli amaranto vista la vittoria dell’andata firmata Paulinho. Il Livorno non faceva punti in trasferta dal pareggio col Genoa e questo deve essere un’altra iniezione di morale. La gara del Massimino ha visto protagonista indiscusso Emeghara. Dopo un intero girone si è finalmente sbloccato (anche se dovrà offrire un caffè a Frison), ha corso come un pazzo per tutti i 90 minuti e si è procurato anche il rigore del momentaneo 1-2 (abbaglio di Bergonzi). Gli amaranto hanno mostrato un grande spirito battagliero proprio come chiedeva Di Carlo.

Bicchiere mezzo vuoto – Gravi le disattenzioni che hanno concesso al Catania (uno dei peggiori attacchi della serie A) di andare a segno per tre volte. Se in attacco tutto sembra migliorare, lo stesso non si può dire del pacchetto arretrato. Quando vai in vantaggio per tre volte in trasferta è impensabile farti raggiungere in altrettante occasioni specie se giochi sul campo di una diretta concorrente per la salvezza. Per come si è messa la partita, si può parlare di due punti persi invece che uno guadagnato.

La partita – Dopo un primo tempo passato a sbadigliare, la ripresa non ha concesso un attimo di tregua. Al vantaggio di Emeghara ha risposto Bergessio, il tutto nel giro di 10 minuti (51’ e 60’). Dopo è arrivato il regalo di Bergonzi che ha visto un fallo di Frison, oggi disastroso, sempre sull’ex Siena. Dal dischetto Paulinho non ha sbagliato, ma anche in questo caso il vantaggio dura solo tre minuti perché Barrientos pareggia i conti sull’ennesima disattenzione difensiva. Il Livorno, a differenza delle altre volte, ha ancora la forza di andare avanti e trova per la terza volta il vantaggio con Emeghara che mette dentro l’ennesima respinta corta di Frison. La partita a questo punto sembra scorrere tranquillamente e Di Carlo si copre: fuori Emeghara e Paulinho per Belfodil (debutto in maglia amaranto) e Biagianti. A gelare gli amaranto però è Almiron lasciato inspiegabilmente solo da Valentini (subentrato all’infortunato Ceccherini). Fine. Al Catania va bene così, al Livorno molto meno.

Il tabellino

Catania: Frison, Bellusci (55’ Izco), Spolli, Rolin, Peruzzi, Lodi, Rinaudo (69’ Almiron), Biraghi, Barrientos, Bergessio, Leto (59’ Castro). A disp: Andujar, Ficara, Legrottaglie, Capuano, Almiron, Plasil, Monzon, Boateng, Keko. All. Maran

Livorno: Bardi, Ceccherini (69’ Valentini), Emerons, Rinaudo, Mbaye, Benassi, Luci, Duncan, Castellini, Emeghara (78’ Belfodil), Paulinho (82’ Biagianti). A disp: Aldegani, Anania, Piccini, Valentini, Mesbah, Mosquera, Borja. All Di Carlo

Arbitro: Bergonzi di Genova

Reti: 51’ Emeghara, 60’ Bergessio, 71’ Paulinho (r), 74’ Barrientos, 77’ Emeghara, 87’ Almiron

Note: angoli 3-2 per il Catania, ammoniti Duncan, Biraghi, Bellusci, Paulinho, Benassi, Almiron, Emerson, Mbaye, Bergessio, allontanato Maran per proteste, recupero 0’ + 5’

 

Bardi 6: incolpevole su tutte le reti visto che gli attaccanti del Catania segnano da zero metri.

Ceccherini 6,5: ancora una volta tra i migliori. Soltanto un infortunio (speriamo non grave) lo costringe ad abbandonare il campo anticipatamente (69’ Valentini  5: si perde clamorosamente Almiron. Un errore grave che costa i tre punti agli amaranto).

Emerson 7: da applausi il suo coast to coast con il quale avvia l’azione dell’1-0. Giocatore prezioso e fondamentale nel reparto arretrato. Spesso si trasforma in un centrocampista aggiunto.

Rinaudo 6: per lui era come un derby visti gli anni trascorsi a Palermo. Si conferma un ottimo ricambio specie quando deve liberare l’area da situazioni pericolose.

Mbaye 6: non c’è che dire, a destra è tutto un altro giocatore. Corre, spinge e arriva al cross. Peccato che si lasci scappare Bergessio con troppa facilità in occasione dell’1-1. Per quanto riguarda la difesa deve ancora migliorare.

Benassi 6,5: ormai il posto da titolare non glielo toglie più nessuno. Nonostante la giovane età dimostra una grande visione di gioco. È esploso tardi, ma servirà anche lui per la causa salvezza.

Luci 6: il capitano non sbaglia praticamente mai anche se con il passare dei minuti inizia a sentire la stanchezza.

Duncan 6: parte con il freno a mano tirato e si becca un giallo in avvio. Cresce con il passare dei minuti. Dovrebbe trovare una maggiore continuità.

Castellini 5,5: promosso ancora titolare, si va vedere raramente sulla corsia sinistra. La sensazione è che poteva spingere molto di più.

Emeghara 7,5 (uomo partita Quilivorno.it): quando vede Catania evidentemente si scatena. All’andata fu il migliore in campo, ora si sblocca dopo un digiuno lungo un girone intero. Furbo a procurarsi un rigore che onestamente era molto ma molto dubbio (78’ Belfodil sv).

Paulinho 6: freddo in occasione del rigore, ma questa è l’unica occasione dove fa l’attaccante. Spesso impreciso e frettoloso nel tirare (82’ Biagianti sv)

All. Di Carlo 6: la scossa sembra averla data, ma la sua squadra in vantaggio tre volte contro una diretta concorrente per la salvezza non può essere raggiunta così a pochi minuti dal termine.

CATANIA

Frison 4: eroe in negativo della sua squadra. Gravi le incertezze sui tiri di Emerson e Duncan.
Bellusci 5,5: spesso in difficoltà quando il Livorno attacca dalla sua parte (55’ Izco 6: decisamente meglio rispetto al compagno)
Spolli 6,5: il migliore del pacchetto arretrato. Giganteggia in quasi tutte le occasioni.
Rolin 5: roccioso quanto dannatamente scordinato.
Peruzzi 5: mai una discesa sulla destra nonostante Castellini non sfondi mai.
Lodi 6,5: se non ci fosse lui il Catania costruirebbe la metà delle azioni.
Rinaudo 5: oggetto misterioso. Maran giustamente lo cambia (69’ Almiron 6,5: freddo e preciso quando trafigge Bardi per il 3-3 finale).
Biraghi 6: affonda il coltello troppe volte a sinistra. Preciso e puntuale in ogni traversone.
Barrientos 6: il Catania attende le sue fiammate per quasi tutta la partita. Ne trova una che vale oro.
Bergessio 6,5: non si vede quasi mai, ma si fa trovare al posto giusto nel momento giusto quando fa l’1-1.
Leto 5: impalpabile. All’uscita dal campo prende a calci la panchina, ma dovrebbe prendersela solo con se stesso (59’ Castro 5,5: non fa molto di più rispetto a Leto. Fortuna per lui che ci pensano i compagni a segnare).
All. Maran 6: ha il merito e la fortuna di crederci fino all’ultimo. Risveglia un Catania che sembrava essersi rassegnato all’idea di retrocedere.

 

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