Cagliari-Livorno 1-2, vittoria fondamentale per gli amaranto

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Finalmente. Dopo oltre un girone e dopo aver buttato al vento tre punti con il Catania, il Livorno torna a vincere lontano dal Picchi. L’ultimo successo era il 4-1 sul campo del Sassuolo, una vita fa. Contro il Cagliari, gli amaranto tirano fuori le unghie e conquistano con pieno merito l’intera posta in palio. La vittoria però è macchiata dall’infortunio di Luci: il capitano è crollato in mezzo al campo nel primo tempo ed è uscito fuori in barella con le lacrime agli occhi. La società parla di “trauma distorsivo al ginocchio sinistro”, ma l’impressione è che la sua stagione possa concludersi qua. Una vera sfortuna nella sfortuna per un giocatore che sta combattendo anche un’altra battaglia fuori dal campo visto che suo figlio sta lottando contro la Fop.

Grazie a questo successo il Livorno si tira, finalmente, fuori dagli ultimi tre posti. Prima della partita, la vittoria del Catania con la Lazio aveva scosso un ambiente che era obbligato a centrare i tre punti per mantenere i contatti con il quart’ultimo posto. Gli etnei sono staccati soltanto di una lunghezza, ma ora c’è da combattere ancora perché ci sono due partite in casa: Verona e Napoli.

Avvio sprint – Di Carlo aveva detto che l’unico modo per battere il Cagliari era attaccarlo fin da subito e così è stato. Gli amaranto, in campo con il consueto 3-5-2, pressano i sardi molto alti. Benassi si attacca a Ekdal, e Duncan va su Conti. Se a questo aggiungiamo che Mbaye distrugge Murru a destra e Del Fabbro è in vena di regali ecco perché nella prima mezz’ora c’è una sola squadra in campo, il Livorno. Purtroppo Paulinho non sfrutta nel migliore dei modi l’errore del giovane difensore servendo Emeghara invece di battere a rete. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato.

Dolore e gioia – Alla mezz’ora  ecco una vera e propria mazzata. Luci crolla a terra e si tiene il ginocchio. Le lacrime che gli scendono non promettono nulla di buono. Il capitano viene subito portato negli spogliatoi per i primi esami, ma per avere un’idea più chiara sull’entità del suo infortunio bisognerà attendere un paio di giorni. Le sensazioni però non sono delle migliori. Dalle lacrime di Andrea si passa in un attimo alla felicità di Emerson che sblocca la partita con un siluro da oltre 35 metri. Dopo quella con il Torino, un’altra rete da incorniciare per il brasiliano.

Samba al Sant’Elia – Nella ripresa salgono in cattedra gli altri brasiliani in campo. Il primo a librare la sua gioia è Paulinho che prima si procura un rigore (ingenuo fallo di Avramov) e poi lo trasforma portano i suoi sul 2-0. Passano dieci minuti (64’) ed è Nenè, fino a quel momento inesistente, a trovare un gol alla Del Piero che riapre il match. Mancano ancora 25 minuti e da qui si assiste ad un vero e proprio assedio alla porta di Bardi.

Saltano i nervi – De Marco ha il suo da fare per tenere a freno gli animi. Il primo che finisce sotto la doccia è Conti che manda palesemente a quel paese il direttore di gara. Davvero una grande ingenuità da parte del capitano del Cagliari che lascia i suoi in 10 nel momento più importante del match. All’84 anche Ceccherini finisce anzitempo la sua partita. Già ammonito, commette un fallo inutile a centrocampo su Pinilla. Inevitabile l’espulsione. Più severa invece quella per Benassi: rosso diretto per lui in pieno recupero. Di Carlo ora avrà il suo bel da fare visto che a centrocampo sarà piena emergenza.

Il tabellino

Cagliari: Avramov, Del Fabro, Rossettini, Murru (83’ Pinilla), Perico, Dessena (55’ Ibarbo), Ekdal, Conti, Cossu, Sau (63’ Adryan), Nenè. A disp: Silvestri, Oikonomou, Bastrini, Eriksson, Cabrera, Vecino, Carboni, Avelar. All. Lopez

Livorno: Bardi, Coda, Emerson, Ceccherini, Mbaye, Duncan (75’ Greco), Luci (32’ Biagianti), Benassi. Mesbah, Emeghara (66’ Belfodil), Paulinho. A disp: Anania, Aldegani, Valentini, Castellini, Rinaudo, Piccini, Gemiti, Mosquera, Greco, Borja. All. Di Carlo

Arbitro: De Marco di Chiavari

Reti: 43’ Emerson, 53’ Paulinho (r), 64’ Nenè

Note: angoli 6-1 per il Livorno, ammoniti Avramov, Cossu, Mbaye, Bardi, Biagianti, Emerson, espulsi Conti,  Ceccherini e Benassi, recupero 2’ + 5’

Bardi 6: incolpevole sulla magia di Nenè. Inoperoso per buona parte della partita, sicuro quando nel finale esce per catturare i tanti lanci lunghi che provengono dalle retrovie.

Coda 6: tenta l’anticipo su Nenè in occasione del gol e rimedia una figuraccia. Fortuna che questo rimane l’unico errore di una partita tutto sommato tranquilla.

Emerson 7 (uomo partita Quilivorno.it): se si chiamasse Ronaldo o Balotelli del suo gol si parlerebbe fino all’esaurimento. Dopo quella al Torino, un’altra rete da urlo. Autentico pilastro della difesa amaranto, non sbaglia mai.

Ceccherini 6: ringhia addosso a Sau e Nenè neanche fosse un mastino. Mezzo voto in meno però per aver rimediato il secondo giallo con un fallo inutile a centrocampo. Salterà il Verona.

Mbaye 6: il solito discorso: a destra gioca meglio, ma parte a 1000 nella prima mezz’ora per poi spegnersi gratuitamente.

Duncan 6,5: a tratti sembra essere tornato il giocatore determinante dello scorso anno. Con Luci che probabilmente dovrà stare fermo a lungo serviranno tutti i suoi muscoli (75’ Greco sv).

Luci sv: il pianto subito dopo l’infortunio non lascia presagire nulla di buono. Auguri capitano (32’ Biagianti 5: dispiace, ma l’ex Catania proprio non carbura. Lento e macchinoso).

Benassi 6: l’ex interista da oggetto misterioso sta diventando una delle pedine fondamentali del centrocampo. Perfetto negli inserimenti, meno nelle conclusioni. Severo il rosso sventolatogli in faccia nel finale.

Mesbah 6: non si ricorda una sua discesa a sinistra, però in difesa è una sicurezza quando deve annullare le avanzate di Perico.

Emeghara 5,5: la solita corsa, ma questa volta l’ex Siena non riesce ad incidere. Si rende pericoloso solo con un tiro che finisce quasi in fallo laterale (66’ Belfodil 5,5: giocatore assolutamente da ritrovare. Sbaglia un gol grossolano e dà l’impressione di essere ancora lontano dalla forma migliore).

Paulinho 6,5: si mangia un contropiede in avvio di gara roba da mani nei capelli. Furbo a procurarsi il rigore che poi realizza con sicurezza.

All. Di Carlo 6,5: aveva detto che fuori casa di voler invertire il trend. E’ stato di parola. Finalmente si è visto un Livorno grintoso che porta via tre punti fondamentali per la salvezza.

CAGLIARI

Avramov 5: ammira impotente la meraviglia di Emerson. Ingenuo quando frana addosso a Paulinho.
Del Fabro 5,5: insicuro in più di un’occasione. Classe ’95 avrà modo di crescere.
Rossettini 5,5: in difficoltà in più di un’occasione così come tutta la retroguardia.
Murru 5: disastroso a sinistra. Perde il confronto con Mbaye e non prende mai le misure agli avversari (82’ Pinilla sv).
Perico 5,5: a destra spinge quando può anche se le sue discese non sono memorabili.
Dessena 5,5: si perde spesso nel cuore del centrocampo senza mai incidere sulla partita (55’ Ibarbo 6: dà la scossa che serviva all’attacco rossoblù. Forse doveva partire dall’inizio).
Ekdal 5,5: imposta molte azioni, ma spesso perde dei palloni in maniera troppo grossolana.
Conti 5: un giocatore della sua esperienza non può lasciare la sua squadra in dieci nel momento decisivo.
Cossu 6: tante giocate per il trequartista che forse pecca troppo di altruismo.
Sau 5,5: tanto movimento, ma zero conclusioni verso lo specchio della porta (63’ Adryan 5: di lui si parla un gran bene, ma nello spezzone visto al Sant’Elia non sembra).
Nenè 6,5: un solo acuto degno di nota e un gol alla Del Piero. Terminale di tutte le azioni d’attacco del Cagliari anche se a volte un po’ troppo impreciso.
All. Lopez 5: non convincono le scelte iniziali. Ibarbo doveva partire dall’inizio e anche l’uscita di Sau non lo premia. Per la salvezza c’è ancora tanta strada da fare.

 

 

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