Baldini attacca (ancora) Di Carlo: “Il calcio? Dovevo darglielo in testa”.

di rcampopiano

come di consueto trovate il link al video (tratto da Sky) in fondo all’articolo

Un vecchio detto dice: il rancore è l’effusione di un sentimento di inferiorità. Probabilmente questa frase è perfetta per Silvio Baldini, ex allenatore di Empoli e Palermo (ma la lista potrebbe essere lunghissima visti i tanti esoneri). Tra lui e Di Carlo non è mai corso buon sangue e a distanza di sette anni torna a parlare del calcio che diede nel sedere all’attuale tecnico amaranto affermando che “avrei dovuto darglielo in testa”.

L’episodio – Campionato 2007/2008, Baldini allora allenatore del Catania viene espulso dall’arbitro. Tuttavia prima di uscire dal campo si dilunga nel dare indicazioni ai suoi giocatori impedendo di fatto la ripresa del gioco. Di Carlo allora lo “invita” con toni non proprio pacati ad andarsene e prontamente riceve un calcio nel sedere da parte del suo collega. Fortuna ha voluto che l’attuale tecnico del Livorno no reagisse e così Baldini fu allontanato di forza dal terreno di gioco. Nel dopo partita si scusò: “Gli stringo idealmente la mano”. Prontamente arrivò la squalifica per cinque giornate, ma ora Baldini entra nuovamente duro su Di Carlo.

Il nuovo attacco – Ai microfoni di Radio Mana Sport, durante la trasmissione “Tribuna Stampa”, Baldini, su specifica domanda riguardante quell’episodio, non si tira indietro: ” Il calcio a Di Carlo? Forse dovevo darglielo in testa e non al sedere. Vista la persona che è. Dopo quel gesto non sono più riuscito a trasmettere le idee e i valori che avevo trasmesso in precedenza ai miei giocatori”. Parole che si commentano da sole. Già perché dopo l’esonero a Catania sono arrivati due fallimenti: Empoli e Vicenza. Ora è dal 2011 che non allena, qualcosa vorrà pur dire.

La replica – Così come in quell’occasione, anche ora Di Carlo preferisce sorvolare e non dare troppo peso alle parole del collega: “Per me il caso è e resta chiuso da sette anni. Non so perché Baldini lo tiri fuori in continuazione. Probabilmente si tratta più di uno sfogo contro se stesso”.

Riproduzione riservata ©