Frediani torna a casa: “Un onore essere ancora alla Nuoto Livorno”

Spesso, anzi quasi sempre, dietro ai grandi successi si cela un lavoro maniacale fondato sulla ricerca del dettaglio. Un vero e proprio studio di coloro che operano dietro le quinte, e che preferiscono non apparire. Stefano Frediani, storico allenatore del Nuoto Livorno nonché maestro di Salvamento docente al Corso di Laurea in Scienze Motorie all’Università di Pisa (Dipartimento di Medicina Clinica), rientra in questa cerchia: serio, professionale e sempre (ma con una piccola parentesi triennale dietro la scrivania della piscina di Capannori) a disposizione di un club in costante ascesa non solo nell’ambito prettamente natatorio di alto livello, ma anche su molti altri fronti.

Frediani, che effetto le ha fatto ricevere in estate la chiamata della società dopo 3 stagioni lontano dal bordo vasca livornese?

“In realtà non c’è stato un vero e proprio contatto, visto che sono rimasto sempre a contatto con la squadra partecipando a trasferte da “tecnico aggiunto”; con Carlo (Chelli, ndr) e Stefano (Franceschi, ndr) esiste un rapporto di stima reciproca che sconfina fino all’amicizia. Archiviato il decennio 2000/10, il fatto che il club abbia pensato nuovamente a me in un momento tanto importante per il futuro del nuoto a Livorno è una sfida davvero stimolante che cercherò di onorare nel miglior modo possibile”.

Esperto conoscitore del settore agonistico, da inizio settembre è anche responsabile delle attività corsuali alle piscine comunali: che tipo di aria si respira alla Nuoto Livorno?

“Bella e genuina, e poi da parte di atleti e tecnici è come se non fossi mai andato via; dal punto di vista operativo e professionale è una responsabilità altrettanto magnifica perché si parla della Scuola Nuoto in una città dove la cultura dell’acqua è una religione e di una società tra le più affermate in Italia, basti pensare ai tre atleti d’Elite convocati per i Mondiali di Barcellona”.

Tornando a parlare di grande nuoto, a quali obiettivi Giovanili e Assoluti punta il club?

“E’ doveroso fare una distinzione: nel primo caso il compito fondamentale è quello di trasmettere ai giovani la passione per questo sport. Alla loro formazione seguirà l’insegnamento dei presupposti tecnici, psicologici ed emotivi in funzione della carriera sportiva di futuri atleti della Nuoto Livorno. Per quanto riguarda l’ambito Assoluto, i risultati raggiunti nel recente passato parlano da soli, partecipazioni alle Olimpiadi di Londra e ai recenti Mondiali di Barcellona culminati con una finale negli 800 Stile Libero femminili con Martina De Memme”.

 

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