Il canestro più bello del Don Bosco: avviata partnership con Amnesty International

di MARCO PALUMBO

Sport e solidarietà ancora una volta si danno la mano. La Pallacanestro Don Bosco e Amnesty International Sezione Italiana hanno infatti ufficializzato una partnership tesa a tutelare i diritti umani, purtroppo minacciati in tantissime parti del mondo, Italia compresa. L’accordo, già definito nelle scorse settimane, è stato presentato nel pomeriggio di mercoledì nella sala delle conferenze del comune, alla presenza del sindaco Cosimi e dei maggiori esponenti di Amnesty International Italia e della Pallacanestro Don Bosco.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco, che ha sottolineato come la partnership in questione sia un ponte fra le due realtà protagoniste dell’iniziativa: “La squadra di basket del Don Bosco è un vero e proprio punto di riferimento per tutta la città di Livorno, e gli atleti che vi giocano hanno un compito importantissimo, quello di sensibilizzare la gente sulle difficili condizioni di vita nelle quali, purtroppo, moltissime persone si trovano. Questo accordo – ha proseguito Cosimi – conferisce dignità all’immagine collettiva della città”.

Lo sport e la solidarietà sono due sfere sociali che, da sempre, vanno a braccetto. Non è raro, infatti, assistere ad eventi sportivi che, grazie alla partnership con un’organizzazione umanitaria o con una Onlus, cercano di sensibilizzare le persone su temi delicati di cui, molto spesso, non ci accorgiamo. Eventi, per la maggior parte delle volte, di natura sporadica ed occasionale. La collaborazione fra Pallacanestro Don Bosco e Amnesty, però, è diversa, come si evince dalle parole del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury: “Questa è per noi una novità assoluta, della quale siamo davvero felici ed orgogliosi. Abbiamo sempre unito il nostro nome ad eventi sportivi saltuari, andati in scena per celebrare una ricorrenza. Questa volta, invece, si tratta di qualcosa di diverso: la partnership, che ha inizio immediato, durerà nel tempo e sulle maglie campeggerà il nome di “Amnesty International. Oggi inizia la nostra avventura e non ne vedo la fine”.

L’obiettivo dell’accordo è quello di sfruttare la visibilità della società cestistica livornese per diffondere le campagne portate avanti, di volta in volta, da Amnesty: “Attualmente – ha continuato Noury – siamo impegnati in una campagna di sensibilizzazione per fermare la violenza sulle donne. I dati, solo nel nostro Paese, sono allarmanti, dal momento che più di cento donne muoiono ogni anno per mano di un uomo. Il nostro obiettivo è quello di spingere il governo a varare un piano di prevenzione, possibile solo mediante l’approvazione di norme e lo stanziamento di risorse economiche adeguate per la protezione dalla violenza. I fondi attuali sono pochi e non vi sono molti centri di accoglienza e di ascolto. Amnesty, per questa campagna, ha attivato un numero per raccogliere donazioni; si può donare 1 euro via sms al numero 45599, oppure 2 o 5 euro telefonando allo stesso numero. Terminata questa campagna, ne inizieremo di nuove e il Don Bosco si farà portavoce di esse”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Edoardo Tamalio, responsabile marketing e comunicazione del Don Bosco: “A prima vista può sembrare un accordo di facciata, di immagine, ma non è così; noi crediamo ciecamente nei valori che Amnesty porta avanti e li condividiamo pienamente. Valori utili e importanti, di cui spesso, però, ci dimentichiamo; questo è un modo ulteriore per non scordarli mai”.

Amnesty International Italia, che il prossimo anno spegnerà le quaranta candeline, manca nella nostra città dalla fine degli anni ’80. La partnership stipulata con il Don Bosco permetterà anche di porre le basi per una presenza futura costante e permanente sul territorio, come si augurano sia il sindaco uscente che la stessa associazione: “Se questa collaborazione permetterà di istituire una presenza nuova da parte nostra, vorrà dire che l’accordo avrà riscosso il successo sperato – ha concluso Noury – Amnesty vuole Livorno perché è una città con importanti valori di solidarietà”.

Valori incarnati anche dal Don Bosco e che la Onlus ha evidentemente riconosciuto, permettendo a sport e solidarietà di darsi ancora una volta la mano.

 

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