Baseball. Tanti livornesi nei playoff di serie A. E Ghio arriva in finale scudetto

Una nutrita pattuglia di livornesi si è resa protagonista nelle rispettive squadre in occasione della post-season del campionato di Serie A di Baseball. Nel Recotech Padule di Sesto Fiorentino, inserito nel girone C del campionato, si sono distinti i livornesi Stefano Cavallini, Marco Andreini , Shirab Spignese e Raffaele Bosi , lucchese di nascita ma ormai livornese di adozione. Cavallini ha chiuso la regular season con un impressionante .439 di media battuta, che lo pone tra i primi 4 battitori a livello nazionale e addirittura al primo posto per “slugging percentage”, una particolare statistica che indica la potenza del battitore, frutto anche dei 4 fuoricampo messi a segno (terzo a livello nazionale).

In battuta ottime anche le prestazioni di Marco Andreini (.310) e Raffaele Bosi (.316), mentre sul monte di lancio si è distinto Shirab Spignese (5.96 di ERA) con 2 vittorie e 1 sconfitta. Il secondo posto in classifica ha consentito ai sestesi di approdare ai play off dove, nei quarti di finale, se la sono vista a Sesto Fiorentino contro due temibili formazioni: i milanesi del Senago (secondi nel girone A) e gli emiliani dell’Imola (terzi nel girone B).

Partiti fortissimo i toscani si sono sbarazzati prima dell’Imola (14 a 9) con ben 18 valide messe a segno (2/3 di Cavallini e 3/4 di Bosi) e poi del Senago con un più sofferto 4 a 3. Trasferitosi in Emilia Romagna per i suoi studi universitari, il lanciatore Gabriele Ghio,classe 1993, si è invece accasato presso gli Athletics Valpanaro di Bologna (girone B) che , con i suoi 22 anni di media, è la squadra più giovane del campionato di serie A.

Utilizzato come rilievo e closer, Ghio ha chiuso la regular season con un ottimo 2.93 di ERA, 2 vittorie, 4 sconfitte , 2 salvezze e 2 shutouts combinate. Giunti quarti nel loro girone e approdati ai play off per la prima volta nella loro storia, gli Athletics Valpanaro hanno affrontato nei quarti di finale avversari di altissimo livello come Bollate (primi del girone A,una vera corazzata che mirava allo scudetto) e Anzio (terzo del girone B), tradizionalmente squadra ostica per tutti. Se lo sport non lesina mai sorprese, questo vale ancor di più nel baseball: dopo aver battuto 6 a 0 il Bollate tra l’entusiasmo ma anche la sorpresa generale, gli Athletics hanno travolto per 13 a 3 l’Anzio, guadagnando l’accesso alle semifinali.

Doveroso ricordare anche un altro livornese, l’ottimo Michele De Notta, arbitro di livello internazionale che ha diretto gli incontri di Bologna a conferma che tutto il movimento legato al baseball livornese è sempre di alto livello. In semifinale Recotech Padule e Athletics Valpanaro Bologna hanno incontrato rispettivamente il Padova, superfavorita per la vittoria finale ed il robusto Sala Baganza, giunto secondo nel girone B, lo stesso degli Athletics.

Purtroppo, nonostante due gare combattute a dispetto del punteggio finale (8-3 e 11-1 per i veneti) il Padule ha dovuto arrendersi allo strapotere del Padova, squadra costruita senza badare a spese per conquistare lo scudetto. Nell’altra semifinale, sempre al meglio delle tre partite, gli Athletics Bologna hanno messo in campo tutta la loro irruenza giovanile riuscendo a sconfiggere i forti ed esperti parmigiani del Sala Baganza per 8-3 nella prima partita e 2-0 nella seconda.

Entrato come closer nella prima partita con un out e basi piene Gabriele Ghio non ha concesso nulla alle mazze avversarie, mettendo a segno 2 strike outs contro il secondo attacco (media .311) di tutta la Serie A. Immaginabile la festa a fine partita quando l’ “asilo” (così è stata chiamata la squadra bolognese per la sua giovane età) si è trovato direttamente all’università del baseball dove i due estremi si toccheranno al meglio delle cinque partite: il milionario Padova da una parte ed il ruspante Bologna dall’altra. Per gli Athletics una “mission impossibile” da affrontare col sorriso sulle labbra, ma come si sa baseball e sogni camminano insieme.

Insomma una finalissima scudetto assolutamente inedita e inaspettata ma ampiamente meritata da ambedue le squadre e che, comunque vada a finire, Gabriele Ghio colorerà con una pennellata di amaranto tenendo alto il buon nome del baseball livornese.

 

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