Landi bene anche sui 400, Chelli senza rivali. Bussotti migliora nel mezzofondo

di Gabriele Pritoni

Atleti impegnati su vari fronti anche nell’ultimo fine settimana. L’ottavo episodio del GrandPrixFidal Toscana Estate ha avuto luogo a Calenzano anziché come previsto inizialmente, sulla pista di casa del Martelli, a causa dei ritardi sui lavori di ripristino della pista. Ad oggi mancano ancora una sessantina di metri di righe di delimitazione delle corsie: il colpo d’occhio reso dal rettilineo dei 100m ricorda un film di fantascienza ed è davvero curioso ma l’impianto, in queste condizioni, non può certo essere omologato dalla Fidal. Noncuranti della trasferta imprevista, gli atleti livornesi si comportano molto bene, soprattutto sulla sponda bianco verde: sparuta, infatti, la delegazione amaranto.

Nei 400m vince Marco Landi, normalmente impegnato nei 100m e 200m, con il personale di 48.24, seguito dallo specialista Alessandro Bacci che chiude però secondo in 49.56, un tempo che per lui è solo discreto. Sesto Nicholas Tori, 13esimo Paolo Picchi, 17esimo Matteo Rinaldi, tutti dell’Atletica Livorno. Nei 1500m altra doppietta bianco verde, con Alessio Ristori e Matteo Zapparata, oro e argento con 4:11.37 e 4:12.43; decimo Lorenzo Bottazzoli, 13esimo Paolo Cerrone, 16esimo Manuel Lucioli. Nel lungo, argento per Andrea Rinaldi, noto come “Rinaldinho”, con 6,61m, venti centimetri abbondanti sotto il personale; sesto Tommaso Pistolesi, nono Marco Palumbo, decimo Andrea Foresi e dodicesimo il primo rappresentante della Libertas Runners Antonio Geri. 14 esimo e 15 esimo ancora due bianco verdi: Francesco Peroni e Michael Mazzantini.

In campo femminile altra buona prestazione di Giulia Morelli, argento nei 1500m in 4:54.78. La forte mezzofondista di Paolo Angioni è però incappata in una gara sfortunata, corsa proprio durante lo scatenarsi di un violento temporale e senza una “lepre” di riferimento. “Giulia ha corso da sola – sono le parole dell’allenatore – perchè la vincitrice, una Senior, ha fatto gara a sè e lei si è trovata senza un valido stimolo agonistico; ha coraggiosamente provato a fare un primo giro molto veloce ma poi ha pagato l’isolamento senza riuscire a fare il personale. Dire che sono deluso è ovviamente esagerato ma sono convinto che il personale, con altre condizioni, sarebbe stato alla sua portata”. Buon tempo per Rachele Codevico nei 100h da 84,5cm, vicina al personale ma quarta e ultima piuttosto staccata. Non bene invece le bianco verdi nel salto in alto: Eugenia Fiorelli è bronzo con 1,45m ma rimane oltre 10cm sotto il suo personale, Maria Chiara Lopardo, al debutto nella specialità dopo un passato da mezzofondista, non riesce a superare la misura di entrata di 1,40m ampiamente alla sua portata. Preziosi punti alla causa li porta la solita Ilaria Cariello, che trova sempre il modo di piazzare la zampata vincente: in questo episodio guadagna l’oro nel triplo con 12,02m. L’unica medaglia amaranto la conquista Matilda Chelli nel disco, che con 39,02m non ha rivali. Nel martello, bronzo per Natalia Novi (AL, 45,93), quinto posto per Sara Fuduli (LR, 43,13m), sesto e ultimo per Martina Pellegrini (AL, 42,44m).

Quattro forti atleti livornesi – tutti sponda bianco verde – hanno partecipato al meeting nazionale di Nembro (BG), fornendo ottime prestazioni pur se non coronate da medaglia. Irene Antola è decima nei 3000m ma quel che più conta è il tempo di 9:52.53, appena 2 secondi sopra il suo personale; Joao Bussotti è quarto negli 800m con soli 8 centesimi a separarlo dal bronzo – Promessa come lui mentre i primi due sono Senior – ma ritocca di ben un secondo il proprio già notevolissimo personale, portandolo a 1:47.66; Andrea Lemmi è quarto nell’alto con 2,15m, stessa misura del bronzo che però lo precede per il minor numero di errori; Samuele Dini è ottavo nei 3000m con il personale di 8:07.15, sei secondi abbondanti sotto il suo record precedente.

A Misano Adriatico, lunedì, discrete prestazioni per la velocista amaranto Valentina Procaccini. La ventunenne, dopo una stagione in cui ha sofferto per un infortunio a una gamba, rimane distante dai personali ma è in ripresa: chiudei 100m al quarto posto in 12.72 (ad appena un centesimo dall’argento, visto che le sono finite davanti due atlete con 12.71 a pari merito) e i 200m al secondo in 26.39.
Ieri, martedì, Joao Bussotti ha partecipato al Gran Premio del Mezzofondo di Trento, giungendo sesto nei 1500m, terzo tra le Promesse ma, cosa più importante, abbassando il proprio personale – il secondo in tre giorni – di quasi un secondo e mezzo. Ha chiuso infatti in 3:41.52, confermando un trend di crescita che lo sta conducendo ai vertici del mezzofondo nazionale.

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