Tutto esaurito per la prima di “Un uomo chiamato March”

LIVORNO – Due anni di registrazioni, oltre 60 attori. E lunedì sera abbiamo assistito ai 4 Mori alla prima nazionale, di “Un uomo chiamato March” . Teatro esaurito.  E oggi, martedi’ 22 ottobre, replica. Prima della proiezione gli attori sono saliti sul palco chiamata da Giuliano Gallerini ( Gicox Film di Milano, la produzione) . Poi il microfono ad Antonio Cristiano che, nel parlare del film, lasciava trasparire una certa emozione. Le luci della sala si sono abbassate, le immagini sono apparse sullo schermo. Ed il pubblico, molti giovani erano presenti, sono rimasti assorti per oltre due ore. E sui titoli di coda si sono alzati in piedi per tributare la loro soddisfazione con un lungo applauso.

Antonio Cristiano ha saputo portare in primo piano tanto l’uomo, che l’artista. E nel recitare ha trovato i giusti toni, senza mai eccedere, lavorando molto sull’espressione. Un plauso va anche all’operatore, Sergio Cioni, che ha curato anche il montaggio. Qui ha usato, oltre alla sua esperienza, il cuore di livornese.

Le musiche sono state degne cornici, a firma di Pino Scarpettini, il non dimenticato fondatore dei Trolls. La pellicola, un crescendo, che ha saputo coinvolgere il pubblico, specialmente nel secondo tempo, quando Livorno, con i suoi colori ed il suo mare tanto amato da March, ha dimostrato la sua bellezza. E nel finale, dopo la scena della dipartita nel letto dell’ospedale livornese, è apparso un viale alberato con March, che cammina verso il fondo. Primo piano sull’artista, bello l’ironico sorriso, verso il pubblico, e poi  l’effetto che dà un tocco, in più, da applauso, al film.

Un film da non perdere. Un solo punto grigio. Troppo lunga la parte dove vi è l’incontro di March con i Marsigliesi. Il film è stato invitato a due mostre sia in Spagna che in Canada. E’ tra breve entrerà nel circuito nazionale per la programmazione invernale.

(foto Simone Lanari)

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