Arte e cultura. Premio Combat Prize: tutti i vincitori

LIVORNO – Si è conclusa sabato 6 luglio, nella splendida cornice dell’Auditorium del Museo di Storia Naturale di Livorno, la quarta edizione del “Premio Combat Prize” 2013 decretando i vincitori di quest’anno, con un occhio sempre attento alla novità e al talento. La giuria composta da Andrea Bruciati, Antonio Arévalo, Francesca Baboni, Gigliola Foschi, Marco Tonelli, Mrdjan Bajic, Stefano Taddei, ha scelto come vincitore della sezione Pittura Giovanni Sartori Braido, per l’opera “Strutture abbandonate” perche’ capace di creare spiazzanti atmosfere artificiali all’interno di spazi algidi, immagini dimenticate che fanno riferimenti alla grafica computerizzata provenienti da tempi e contesti diversi ma riesumate dal loro oblio. Capace inoltre di dare a tutto ciò un forte senso di estraniamento e di umana malinconia. Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Lorenzo Aceto. La giuria ha decretato vincitore per la sezione Fotografia, Manuel Cosentino per l’opera “Behind a little house”, per una riflessione sul tempo che si sviluppa con rigore. Un’opera capace di interagire con il pubblico e di farlo partecipare in modo ludico e creativo senza rimanere chiusa in se stessa e nella propria impronta autoriale. La sua opera si trasforma così in una narrazione aperta. La scelta del soggetto pone l’attenzione visiva su un aspetto intimo della realtà considerato marginale e che pure fa parte del nostro immaginario. Particolari menzioni della giuria per Marco Cadioli e Paula Anta.

Per la sezione Grafica il premio è stato assegnato a Anna Gramaccia per l’opera “Private Garden”, per la certosina capacità di modellare il supporto come un tessuto l’artista conferisce alla bidimensionalita’ della grafica una inattesa matericita’ e sensualità. Per tali ragioni, che si collegano coerentemente ad una tradizione che fonde paesaggio e memoria privata, l’autore amplifica le potenzialità psichiche e spaziali del segno. Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Simone Zaccagnini.

La giuria ha decretato vincitore per la nuova sezione Scultura/Installazione, Elisa Strinna per l’opera “Sinfonie sismiche”, per aver saputo coniugare funzione meccanica ed estetica in un oggetto ludico, che pur affrontando un tema drammatico lo sa tradurre senza cinismo in un evento poetico. Un’opera che sfrutta una tecnologia povera ma a suo modo complessa, che richiama memorie (seppur catastrofiche) e che sa aggiornarsi e rinnovarsi ogni volta aggiungendo evento ad evento, rendendo immediatamente comprensibile la sua logica interna e il suo contenuto.

Infine per la sezione Video la giuria ha assegnato il premio a Giusy Pirrotta con l’opera “Chroma” per la capacità di scandagliare con originalità il pozzo senza fondo della finzione del mondo dell’immagine. L’ambiguita’ di una messa in scena bilanciata tra una visione teatrale e cinematografica si fonde a riferimenti pittorici e ad un decisivo equilibrio cromatico. Per quanto riguarda i premi speciali Under 35 che mettono in palio due borse di studio con residenze di due mesi a Berlino e Belgrado, la giuria ha ritenuto in grado di affrontare con successo tale importanti esperienze formative e culturali, Nicola Ruben Montini, per la residenza nella capitale tedesca e Graziano Folata per la residenza nella capitale serba. La Giuria Popolare ha infine decretato come vincitrice Ekaterina Panikanova, mentre per la giuria online il vincitore è Stefano Amantia.

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