“Due giorni d’estate” in Venezia

Giovedì 24 luglio, per “I Luoghi di Modigliani, tra Livorno e Parigi”, mostra fotografica di Luca Dal Canto, l’Associazione Culturale Bredenkeik e l’Associazione Lavoratori Comunali propongono alla Bottega del Caffè di viale Caprera, due iniziative collegate alla figura di Amedeo Modigliani: alle ore 21.30, proiezione del cortometraggio “Due giorni d’estate”, per la regia di Luca Dal Canto; al termine del film seguirà la presentazione del libro di Daniele Cerrai, “Grigio Modì” storia di tre teste ritrovate (Round Robin Edizioni). Introdurrà Paolo Bruciati.

Il corto “Due giorni d’estate”, prodotto nel 2014 da Bredenkeik, Vertigo Cinema, Tenuta Bellavista Insuese e La Ciliegiola, è stato ammesso e presentato in anteprima mondiale al 67° Festival di Cannes – sezione fuori concorso Short Film Corner; successivamente è stato selezionato al Sardinia Film Festival, all’Hafizasi Film Festival di Istanbul, al 19° Festival VideoCorto, al 15° Festival Internazionale Malescorto, all’Ariano International Film Festival e al Festival Cinestesia 2014. Il film è stato venduto e distribuito in 7 paesi europei, 4 africani e negli Stati Uniti.
La regia è di Luca Dal Canto; sceneggiatura di Luca Dal Canto e Anita Galvano; operatore, Filippo Morelli; suono, Alberto “Abi” Battocchi; trucco, Rubina Sarri; montaggio, Luca Dal Canto; grafiche, Enrica Mannari e Alice Pagano. Fanno parte del cast: Lorenzo Aloi (Andrea), Giulia Rupi (Lunia), Marco Conte (Genio), Simone Fulciniti (Elio), Roberta Stagno (Serena).

La trama: Andrea, 16 anni, bocciato a scuola, ragazzo svogliato, ha trascorso tutta l’estate con in genitori nel casolare di campagna. Suo padre sta per vendere la casa al cugino (Genio), un buffo personaggio improvvisato imprenditore, e sogna di acquistare una villetta in Costa Smeralda. Genio arriva al casolare con la giovane fidanzata (Lunia), una bella e ormai disillusa ragazza che, secondo Andrea, assomiglia a una famosa modella di Amedeo Modigliani. In quegli ultimi due giorni d’estate, insieme, vivranno un’incredibile avventura immersi nell’assolata campagna toscana.

Luca Dal Canto è nato a Livorno il 21 giugno 1981. Dopo aver terminato gli studi in Cinema, Teatro e Produzione Multimediale, collabora come aiuto regia nel cinema e nella pubblicità con importanti registi italiani, tra cui Sergio Rubini, Daniele Luchetti ed Enrico Oldoini. E’ autore di documentari, spot, backstage e videoclip. Nel 2012 ha vinto il Backstage Film Festival con il “dietro le quinte” del film “10 regole per fare innamorare” di Cristiano Bortone con Vincenzo Salemme e Guglielmo Scilla. Il suo ultimo cortometraggio, “Il cappotto di lana”, ha ottenuto 42 selezioni ufficiali e 16 premi in festival di cinema indipendente nazionali e internazionali.

Grigio Modì storia di tre teste ritrovate di Daniele Cerrai (Round Robin Edizioni).

“Estate 1984. Tre sculture in pietra sono ripescate dai canali di Livorno. L’antica leggenda che le vuole lì per un gesto d’ira del loro stesso autore, Amedeo Modigliani, pare confermata. L’entusiasmo è tanto che molti esperti d’arte si precipitano a riconoscere la mano dell’artista. Quanto mai di più sbagliato. Le teste sono in realtà dei falsi e la gaffe del mondo istituzionale destinata a rimanere indelebile così come la diffidenza verso altre opere, apparse successivamente, riconducibili all’autore. Così nel 1991 quando spuntano altre tre teste, con ogni probabilità originali, la storia riparte, stavolta con entusiasmi opposti. Un romanzo straordinario che attraverso una precisa ricostruzione, arricchita di nuove testimonianze, ripercorre la vicenda delle teste di Modigliani dai giorni nostri fino all’ultimo viaggio dell’artista in Italia. Una storia che non racconta soltanto una città che ha fatto dell’ironia la propria bandiera, ma un’epoca e un Paese intero.”

Stiamo parlando della vicenda nota come “la beffa di Modigliani”, un episodio che vide protagonisti quattro ragazzi che, forse in preda alla noia, decisero di scolpire due teste usando un Black & Decker e buttarle nei fossi, là dove tutti stavano cercando quelle sculture che Amedeo Modigliani aveva gettato in preda all’ira durante il suo ultimo viaggio a Livorno.
Centotrenta anni dopo quel giorno d’estate, Daniele Cerrai riprende in mano le fila della vita, artistica ma non solo, di quel genio assoluto che risponde al nome di Modì, e lo fa partendo da un episodio che, in una torrida estate di trent’anni fa, ha consegnato Livorno e Modigliani, un’altra volta, alla storia. Questa volta, però, nel modo sbagliato.
La vicenda di Grigio Modì comincia il 12 luglio 1884 in un appartamento di via Roma a Livorno, nel momento esatto in cui viene alla luce, in maniera piuttosto rocambolesca, quello che sarà uno dei più grandi artisti al mondo, Amedeo Modigliani.

Daniele Cerrai è alla sua quarta incursione nel mondo della narrativa. Il suo esordio narrativo risale al 2009 con “Non è tempo di eroi”. Nel 2011 ha pubblicato “Il circo Ivankovic”, fantasioso, surreale e spietato mentre è stato pubblicato nel 2012 “Win For Death – L’ultimo Reality” che è stato presentato anche al Pisa Book Festival, un noir cinico e amaro ambientato in un Italia che va a rotoli.
Si ricorda che fino al 3 agosto, per Effetto Venezia 2014 e in occasione del 130° anniversario della nascita di Amedeo “Dedo” Modigliani, è visitabile alla Bottega del Caffè, la mostra “I luoghi di Modigliani. Tra Livorno e Parigi”, un viaggio fotografico a cura di Luca Dal Canto, con illustrazioni di Enrica Mannari, attraverso i luoghi dove il grande artista ha vissuto e lavorato, immortalati così come sono oggi dopo un secolo di cambiamenti sociali, economici e urbanistici.
L’esposizione è realizzata dall’Associazione Culturale Bredenkeik con la compartecipazione del Comune di Livorno e dell’Associazione Lavoratori Comunali di Livorno, in collaborazione con “Pirati e Sirene” – il portale web che racconta “vita, stile e cultura della costa degli Etruschi” – e con il Centro Culturale Vertigo.
L’esposizione è visitabile, a ingresso gratuito, con i seguenti orari:
martedì 22 luglio dalle 14.30 alle 18.30; mercoledì 23 luglio dalle 9.00 alle 12.00; giovedì 24 luglio dalle 14.30 alle 18.30 e dalle 21.00 alle 23.00; da venerdì 25 luglio, in concomitanza con Effetto Venezia 2014, l’esposizione sarà aperta tutti i giorni in orario 18.00-24.00.

 

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