Per non dimenticare don Roberto Angeli, dibattito in Vescovado

Il prete salvò più di 400 ebrei e si oppose esplicitamente al regime con le "Lezioni di Santa Giulia"

di admin

Roberto Angeli. Don Roberto Angeli. Un nome di cui non ci si dovrebbe dimenticare. Nato nel 1913 a Schio, dopo aver frequentato il seminario a Livorno, a poco più di 20 anni diventa sacerdote e responsabile prima della comunità di Santa Giulia, poi di quella di San Iacopo. Anche a Livorno arriva il nazifascismo e Don Roberto non resta in silenzio. Con le “Lezioni di Santa Giulia”, combatte esplicitamente le teorie del regime.
Ma non si ferma alle parole e inizia una lunga e difficile opera per salvare quanti più possibili ebrei. Si parla di più di 400, ma il numero non è ancora certo. Dopo l’8 settembre, Don Angeli è in prima linea per il collegamento tra i Comitati di Liberazione Nazionale di Livorno, Firenze, Modena e Bologna, ma la morsa della Gestapo si stringe anche intorno a lui e nel maggio del ’44 viene arrestato e portato a Villa Triste a Firenze dove lo aspetta un duro interrogatorio. Trasferito a Fossoli incontra Odoardo Focherini, primo giornalista proclamato Beato da papa Francesco lo scorso giugno, e destinato al lager di Mauthausen. Dopo alcuni mesi viene nuovamente trasferito a Dachau e qui, le truppe americane lo liberano nel maggio del 1945. Al suo ritorno scriverà il suo “Vangelo nei lager” testimonianza della sua vita di sacerdote in tempo di crisi. Proprio su questo tema ci si confronterà il 31 ottobre alle 17.30 in vescovado nel dibattito organizzato dall’Ufficio scuola della diocesi, dal Centro Studi don Roberto Angeli con il patrocinio del Ministero per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione. Appuntamento che rientra nelle iniziative partite il 30 giugno con il viaggio a Fossoli per ricordare il centenario della nascita di Don Roberto.
All’incontro, dal titolo “Essere cristiani in tempo di crisi-don Roberto Angeli, Odoardo Focherini e altri testimoni del Vangelo nei lager” interverranno il Vescovo Simone Giusti, Maria Peri, storica e nipote di Odoardo Focherini, la responsabile della Comunità Sant’Egidio di Livorno Anna Ajello e Gianluca Della Maggiore, ricercatore Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea). Cosa può e deve fare un cristiano in questo nuovo periodo di crisi, tempo di scelte e decisioni? L’appuntamento è per giovedì 31 alle 17.30, Sala Fagioli, Curia Vescovile.

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