Ordinati quattro nuovi sacerdoti in Duomo: è record per Livorno

di Roberto Olivato

LIVORNO – E’ senz’altro casuale, ma molto originale, che due su quattro dei seminaristi ordinati Presbiteri, abbiano lo stesso cognome Esposito. Un cognome molto in uso in Campania ed infatti due dei nuovi sacerdoti sono rispettivamente di Benevento, Rosario e di Summa Vesuviana, Luca. Il terzo che ha un cognome similare, Esposto, è invece di Palagianello un paesino in provincia di Taranto. Un altro campano è Luigi Falanga originario di Battipaglia. Anche la loro età non è delle più verdi 36 anni per Rosario e 42 per Luca, mentre quelli di Michele sono 39 e Luigi ne ha 41.

E’ evidente che l’anagrafe non ha nulla a che vedere con la vocazione che ha toccato i quattro nuovi sacerdoti, in fasi diverse della loro vita. Rosario è un geometra e dopo un’intensa attività parrocchiale, nel 1998 decise di entrare in seminario a Napoli; Luca Esposito è diplomato in ragioneria ed entrò in seminario a Salerno, venendo poi ordinato diacono a Livorno il 29 maggio 2010, assieme a Michele che entrò in seminario appena quattordicenne. Luigi è laureato in Scienze Politiche e decise di entrare in seminario nel 2002. Tutti e quattro hanno già prestato servizio presso alcune parrocchie della nostra città, quali Cattedrale, S. Giuseppe, S. Sebastiano, S. Marco, S. Matteo, N.S. del Rosario e S. Lucia.

Tutti e quattro erano presenti questa mattina, festività dei Santi Pietro e Paolo, in Cattedrale, per l’Ordinazione Presbiteriale da parte del vescovo Simone Giusti ” siamo qui con gioia e trepidazione. Gioia per vedere quattro nuovi giovani sacerdoti e trepidazione perché da oggi sono espropriati della loro vita per donarla a Cristo. La parola di Cristo abiti in voi nell’immensa sua ricchezza ”, queste le parole del vescovo Giusti prima della cerimonia d’investitura dei quattro nuovi Sacerdoti, al cospetto dell’intera Curia, del presidente della provincia Giorgio Kutufà, dei loro parenti e di centinaia di fedeli. L’emozione traspariva dalle lacrime di Rosario, Luca,Luigi e Michele, ma anche di molti anziani sacerdoti. A significare meglio il sacerdozio sono stati ricordati alcuni pensieri del Santo Curato d’Ars, patrono dei Sacerdoti ” Se avessimo fede, vedremmo Dio nascosto nel sacerdote come una luce dietro il vetro, come il vino mescolato all’acqua. Quando il sacerdote è all’altare o sul pulpito, dobbiamo guardarlo come se fosse Dio stesso ” . Ma il vescovo ha posto l’accento anche sulla povertà a cui i presbiteri dovranno attenersi ” anche Papa Francesco ha riconosciuto l’imbarbarimento della Fede nella Chiesa. Per non cadere nella tentazione del denaro, della carriera, del protagonismo perché per saper vivere in Cristo vuol dire vivere solo di lui ”. I quattro nuovi sacerdoti concelebreranno la loro prima S. Messa domattina alle 11,30 presso il Santuario di Montenero.

 

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