Natale alla Fondazione Scotto, presepe vivente, canti e musica

di MARCO PALUMBO

Musica, risate, un presepe vivente, ma soprattutto la grande voglia di stare insieme. Il Natale 2013 ha bussato forte alle porte della Fondazione “Luigi Scotto”, una Onlus presente sul territorio cittadino da molto tempo e che, quotidianamente, contribuisce a migliorare la vita delle persone disabili. Come ogni anno, la Fondazione ha organizzato la festa di Natale, alla quale, sabato pomeriggio, hanno preso parte tutti gli ospiti delle tre strutture che fanno capo alla Onlus: le due case-famiglia “Mario Borrelli” ed “Elio Visone”, per un totale di venticinque persone, e “Il Mandorlo”, una struttura semiresidenziale con orario diurno che accoglie altre quindici persone. L’edizione di quest’anno, inoltre, ha ospitato l’Istituto Santa Caterina di Collesalvetti, altra struttura impegnata nell’assistenza ai disabili.

La festa, alla quale hanno partecipato anche molti residenti della zona, si è svolta in un clima di grande allegria e serenità nel cortile della Fondazione, allestito come un grande presepe vivente: al centro la mangiatoia nella quale venne alla luce Gesù e, tutto intorno, bancarelle: la tipica locanda con dolci e bevande, e stand con oggetti fatti con materiali semplici e costruiti dagli ospiti delle due case-famiglia e del diurno. Proprio loro hanno dato il via al pomeriggio di divertimento, cantando quattro pezzi natalizi mediante i quali hanno augurato serene feste a tutti i presenti. Il clou è stato raggiunto con la rappresentazione della natività di Gesù: nei panni di San Giuseppe, di Maria e dei Re Magi si sono cimentati gli ospiti delle due Case, consolidando una tradizione, quella del presepe vivente appunto, che va avanti dal 2000. La grande novità di quest’anno è stata la contestualizzazione storica, resa più veritiera dalla presenza dei centurioni romani, soldati di un impero che si estendeva fino al Medioriente.

Grande soddisfazione per la Vicepresidente della Fondazione “Scotto”, Enrica Monticelli, che ha affermato: «è la prima volta che la nostra struttura collabora con il Santa Caterina, e sono davvero contenta di come siano andate le cose. Molti degli “attori” che si sono cimentati nel presepe vivente sono ospitati proprio a Collesalvetti, e il risultato è stato davvero importante. Spero che la cooperazione possa ripetersi nei prossimi anni».

Affetto e buon umore, insomma: due ingredienti che hanno reso speciale l’avvicinamento al Natale per tutti coloro che vivono nella struttura, e che in questo sabato di festa hanno ricevuto il grande abbraccio dei parenti, degli operatori della struttura, dei ragazzi del servizio civile e degli abitanti della frazione; con l’occhio già rivolto all’anno nuovo.

 

 

 

 

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