Il vescovo: “Nel Papa un nuovo stato mondiale”

di Roberto Olivato

Era una sala Fagioli affollatissima quella che ieri sera in Vescovado, ha visto numerosi insegnati e comuni cittadini partecipare alla presentazione dell’enciclica “Laudato sì” da parte del vescovo Simone Giusti, che dedicherà mensilmente anche altri appuntamenti al Progetto Culturale della diocesi, per chiarire molti aspetti della vita quotidiana e dell’umano, finalizzati ad una maggiore responsabilità nei confronti della natura che ci circonda.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco. ” In questa enciclica – ha esordito monsignor Giusti- il Papa ha voluto far uscire la logica ecologica post marxista della natura oppressa dall’uomo oppressore, lanciando un profondo inno alla vita per la casa comune. L’enciclica- ha proseguito il vescovo-  è sorta dopo una profonda analisi dei cambiamenti climatici che un gruppo di scienziati di varie culture e religioni hanno stilato per la salvaguardia del mondo. Un mondo che oggi è “imposto dalla globalizzazione”, da un’economia che non rispetta l’uomo, una sottomissione della politica al potere tecnocratico e finanziario”.
Una presentazione quella di Giusti che ha preso in esame, in una piacevole analisi, tutti i punti dell’enciclica dove l’uomo, abitante dell’ambiente del creato, ne è parte integrante. La conclusione a cui è giunto il vescovo è che nelle parole del Papa “vi siano le basi per un nuovo pensiero politico, politico economico, per un nuovo Stato mondiale”. Dopo l’intervento di monsignor Giusti ha preso la parola l’assessore Grieco che, pur condividendo appieno l’enciclica Laudato Sì, ha ricordato come fare politica investa di responsabilità, ma anche di rischi per i limiti che dopo i tagli che le regioni ed i comuni hanno dovuto subire, rendono difficile la tutela del territorio e quasi impossibile la soluzione di molti problemi sociali, quale la casa ed il lavoro.

 

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