Scuole, accordo raggiunto sulla pulizia. La risposta del sindaco alla bimba

L'Amministrazione Comunale esprime soddisfazione per l'esito della della riunione in Prefettura sulla questione del taglio del personale che si occupa delle pulizie delle scuole statali (e della diminuzione dell’orario di lavoro)

LA LETTERA DI UNA BIMBA DI 7 ANNI AL SINDACO – LEGGI QUI

IL SINDACO COSIMI RISPONDE ALLA BAMBINA – LEGGI QUI

L’INTERVENTO DI CNA – LEGGI QUI

L’Amministrazione Comunale esprime soddisfazione per l’esito della della riunione in Prefettura sulla questione del taglio del personale che si occupa delle pulizie delle scuole statali (e della diminuzione dell’orario di lavoro).
Al termine dell’incontro  l’assessore alle Attività Educative Carla Roncaglia, delegata dal Sindaco (impegnato fuori Livorno per motivi istituzionali) a partecipare, ringrazia il Prefetto Tiziana Costantino “per l’impegno profuso che ha portato ad una soluzione, almeno temporanea, del problema, evitando che accadesse quanto si è verificato in altre regioni, dove alcune scuole sono state chiuse per mancanza di igiene”. “Ci soddisfa il fatto che la ditta si sia impegnata a ripristinare il livello quali-quantitativo del servizio precedente ai tagli – aggiunge l’assessore – riportando la situazione alla normalità per quanto riguarda le condizioni di igiene e sicurezza. Un buon risultato -conclude Carla Roncaglia – sia per i lavoratori che per il mondo scolastico, che, ci auguriamo, durerà fino a che la matassa non sarà stata sbrogliata a livello nazionale, con la reale garanzia di un aumento delle risorse da destinare al servizio”.

La lettera della bambina al sindaco – Sono Sarah Corsani, la mamma di una bambina che frequenta la scuola elementare Thouar di Livorno che come molti altri genitori di tutta Italia stanno vivendo sulla propria pelle e quella dei propri bambini l’emergenza igienico sanitaria e di vigilanza nelle scuole statali. La situazione è drammatica: la Dirigente scolastica nei giorni scorsi si è adoperata con tutti canali a sua disposizione per vedere di risolvere nel minor tempo possibile e in modo più efficace la situazione. D’altro canto i genitori si stanno prodigando con raccolte firme, esposti agli organi competenti in materia di igiene e sicurezza, ma ad oggi le scuole sono aperte e se vogliamo evitare di far mangiare i nostri figli in locali non igienizzati ci siamo organizzati in un’uscita anticipata colletiva dei bambini e delle bambine, creando non pochi disagi ai genitori che lavoro. Il sindaco e l’assessore sono informati dei fatti e siamo in attesa che il Prefetto prenda in mano la situazione (anche dando l’ordinanza di chiudere le scuole!), ma ai bambini cosa dobbiamo dire? Io, ieri ho parlato con mia figlia, ho provato a spiegarle la situazione ma sono in difficoltà a farle capire “qualcuno” ha deciso che forse il suo futuro non è poi così importante. Il suo futuro come studentessa, come cittadina, come donna. E allora a modo suo ha provato a scrivere una lettera al Sindaco di cui di seguito vi allego il testo. E spero che “qualcuno” riesca davvero a fare una magia per poter far continuare in un clima sereno, sicuro e igienico a mia figlia e a tutte/i le i bambine/i che credono ancora il un mondo migliore.

Caro Sindaco, Ciao! Mi chiamo V. e ho 7 anni e sono in 2 b alle scuole Thouar. Ti scrivo perchè non ti ho mai visto, però so che puoi decidere tante cose. A me mi piace la mia scuola, ci vado volentieri. Ho tanti amici, le maestre sono brave e le custodi sono gentili. Abbiamo anche un giardino senza erba, però quando ci andiamo ci si diverte tanto uguale. Noi ci mangiamo anche a scuola. Però da oggi la mai mamma non mi ci lascia più. HA DETTO CHE TANTE PERSONE NON HANNO PIù IL LAVORO E NON C’è PIù NESSUNO CHE PULISCE LA SCUOLA. Io sono un po’ triste e anche un po’ arrabbiata.e anche mamma, e anche le maestre e anche le custodi. E’ bella la mia scuola e voglio fartela vedere. Perchè non vieni a mangiare con noi e non vieni a farci la pipì nei nostri bagni? Mamma dice che sono sporchi, ma se viene te magari succede una magia e li puliscono. Appena vieni però dimmelo che lo dico alla mia amica e ti lascio anche un pezzetto della mia schiacciata”.

Il sindaco risponde – Cara V.
ho due bambini più o meno della tua età che si trovano esattamente nella tua situazione, la prima in una scuola, il secondo in un’altra. Devo dirti che sono rimasto molto sorpreso da questo problema, perché chi doveva provvedere, non solo non ha avvisato la città, ma ha informato quelle signore e quei signori che puliscono la tua scuola (e le scuole dei miei bambini) che avrebbero tagliato le ore di lavoro, da un giorno all’altro. E’ stato un errore molto grave, al quale oggi cerchiamo di porre rimedio. Ci stiamo adoperando per convincere chi ha sbagliato che la pulizia e la sicurezza delle scuole sono un modo per far crescere non solo dei bravi studenti ma anche dei bravi cittadini. Voglio dirti anche che non aspetteremo molto e che, se in tempi brevissimi non avremo una risposta positiva, utilizzeremo tutti gli strumenti che ha a disposizione un Comune per risolvere il problema, anche se dovessimo personalmente andare a cercare le responsabilità. Uno di questi giorni verrò alla tua scuola, come già sono andato in tante, sperando di poterti portare la notizia che tutto questo è risolto, per voi e per le persone che lavorano per te e per i tuoi compagni.

Un saluto affettuoso,

Alessandro Cosimi

 

 

 

Riproduzione riservata ©