Nefrologia, due progetti “made in Livorno” finanziati dal Ministero

Due progetti presentati dalla Nefrologia dell’Azienda Usl 6 di Livorno saranno finanziati grazie al Bando Ricerca Finalizzata 2011-2012 del Ministero della Salute. “Si tratta di una risultato particolarmente prestigioso – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl 6, Eugenio Porfido – perché i due progetti livornesi sono risultati vincitori, tra gli oltre 3mila presentati, dopo una severa selezione e valutazione che ha coinvolto circa 800 scienziati dal Centro di ricerca scientifica dell’Istituto nazionale statunitense di Salute (NIH-CSR) e cinque commissioni costituite da ricercatori della Fondazione di scienziati e studiosi italiani in Nord America (Isnaff). I due progetti, che avranno durata triennale, si occuperanno di aree di ricerca non solo importanti ed attuali, ma con ricadute immediate sulla qualità di vita della popolazione occupandosi del rapporto fra gli stili di vita, l’obesità giovanile e l’ipertensione arteriosa e la prevenzione diagnosi e cura del danno renale nella popolazione diabetica”.
In particolare il progetto coordinato da Roberto Bigazzi, direttore del Dipartimento di medicina clinica dell’Azienda Usl 6, dal titolo “L’ipertensione negli studenti delle scuole superiori: fattori genetici e ambientali” vedrà il coinvolgimento degli alunni della scuola media superiore della nostra Provincia e si avvarrà della collaborazione delle Nefrologie dell’Istituto San Raffaele di Milano, dell’Università di Bari e della University of Southern California di Los Angeles.

Il progetto coordinato dal Stefano Bianchi, responsabile dell’Area di Medicina con indirizzo specialistico cardio-nefro-diabetologico dell’Azienda USL 6, vedrà il coinvolgimento principalmente dei medici di medicina generale e del settore delle nuove tecnologie per la realizzazione di un sistema informatizzato che possa funzionare da interfaccia fra medicina territoriale ed ospedaliera in modo da ottimizzare la gestione del paziente nefropatico diabetico, ma con l’ambizione di rappresentare il futuro della integrazione sanitaria fra ospedale e territorio. (Titolo del progetto: “Sviluppo di un metodo di interfaccia di servizio (WebService) tra medici di famiglia che operano in un contesto di assistenza primaria e nefrologi, per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del danno renale nei pazienti con diabete mellito di tipo II”).

Gli stessi ricercatori collaboreranno, infine, ad un terzo progetto di ricerca con la Nefrologia dell’Istituto San Raffaele di Milano sempre in tema di Genetica del Ipertensione arteriosa.

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