Presentato il Piano provinciale per la pesca sportiva

La tutela e la salvaguardia della fauna ittica e degli ecosistemi acquatici sono gli elementi centrali del Piano Ittico Provinciale per la Pesca, illustrato alla stampa dall’assessore provinciale Paolo Pacini, alla presenza del presidente provinciale della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività subacquee) Andrea Lami e del rappresentante del Comitato provinciale dell’Arci Pesca FISA Marcello Ferrini. Il Piano, redatto nell’ambito delle finalità della normativa regionale (L.R. 7/2005) e secondo gli indirizzi del Piano ittico regionale 2012- 2015, definisce gli ambiti di azione che, a partire proprio dalla tutela della fauna e degli habitat fluviali, mettono in campo attività per la gestione delle specie ittiche autoctone, in particolare di quelle a rischio, il miglioramento delle capacità biogeniche dei corsi d’acqua, il controllo dell’inquinamento genetico, la limitazione della diffusione delle specie alloctone. Alla base dell’elaborazione del Piano c’è la Carta Ittica, lo strumento che ha fornito una quadro conoscitivo su tutta la fauna ittica presente nei torrenti, nei fiumi e nei laghi della provincia livornese. “La pesca nelle acque interne – ha detto l’assessore Pacini – è una vera e propria risorsa, perché contribuisce a mantenere il controllo sulla salute dei corsi d’acqua e della fauna ittica del nostro territorio. In questo senso ringrazio le associazioni di pesca sportiva che hanno fattivamente collaborato, insieme ad Arpat e all’Università di Firenze, alla redazione del Piano”. Pacini ha poi sottolineato il valore della pesca sportiva sia per la valenza sociale legata all’attività sportiva e di volontariato, sia per le attività economiche ad essa collegate. Il Piano individua le zone di pesca e quelle interdette allo scopo di protezione e riproduzione della fauna. Sono, inoltre, catalogate tutte le specie presenti, con indicazione di quelle autoctone, la loro distribuzione e i conseguenti i limiti di cattura. “Oltre ai vari corsi d’acqua – ha aggiunto Pacini – i pescatori hanno a disposizione tre campi di gara, due sul fiume Cecina e uno, quello dello Scolmatore dell’Arno, di particolare importanza per le gare a carattere nazionale ed internazionale”. La struttura, inaugurata nel gennaio 2010, si estende per 2 km tra il Ponte sulla SS. 206 e il Ponte Mortaiolo, ed è stata realizzata dalla Provincia con fondi propri e finanziamenti regionali per un investimento totale di circa 400.000 euro. Le piazzole predisposte sono 240, di cui 70 riservate ai diversamente abili. Apprezzamento per i contenuti del Piano è stata espressa dalle associazioni di pesca sportiva che hanno sottolineato l’importanza di uno strumento che rappresenta un vero e proprio vademecum per tutti i pescatori sportivi.

 

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