BUONA NOTIZIA. Al via raccolta fondi per aiutare 341 piccole vittime del bracconaggio

DI GIANMARIA FRATI

Una sottoscrizione per salvare la vita a 341 piccole vittime scampate al commercio illegale di richiami vivi. E’ questa la campagna lanciata dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) per raccogliere fondi destinati alle cure di Tordi e Cesene condannati altrimenti a passare la vita rinchiusi in una gabbietta da richiamo.
Un destino già crudele di suo (quello che obbliga un uccello migratore a stare bloccato in una scatola) aggravato dalle condizioni di vita (al buio per gran parte dell’anno, lesioni alla coda e danni fisici). I piccoli volatili sono arrivati al Centro di recupero di Livorno il 9 giugno scorso: erano in condizioni disperate e nati da appena una settimana, strappati dai bracconieri dai propri nidi. La raccolta fondi serve per finanziare le cure veterinarie, l’approvvigionamento di cibo, i medicinali e la riabilitazione che dovranno affrontare prima di poter essere finalmente rimessi in libertà tra qualche mese in Trentino. Con un contributo di 5 euro è possibile sostenere 5 giorni di degenza presso la struttura del Cisternino.
E’ possibile fare una donazione tramite carta di credito sul sito www.lipu.it oppure versando le 5 euro direttamente sul conto corrente bancario di Lipu Onlus (l’Iban è: IT50L0103012705000063298108 ). Sul sito internet è altresì possibile firmare una petizione per l’abolizione definitiva dei richiami vivi in Italia.

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