Ok dal Ministero dell’Ambiente alla riperimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di Livorno. I dettagli

Il sindaco Cosimi: "Si disegna così una nuova geografia di sviluppo economico sostenibile delle aree portuali e di quelle in fregio alle banchine che conservano la peculiarità industriale.”

LIVORNO – Dopo un lungo e difficile percorso tecnico, che si è snodato per oltre due anni, ieri il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera alla proposta di riperimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di Livorno. Proposta che Comune di Livorno con la Provincia e l’ Autorità Portuale avevano avanzato e che la Regione, con il supporto dell’ARPAT, aveva già ratificato con una delibera nell’aprile scorso(si veda planimetria allegata). Lo hanno annunciato alla stampa il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi e il dirigente comunale dell’ufficio strategie Ambientali Leonardo Gonnelli. Si tratta di una notizia importante per il territorio livornese perché con un nuovo Decreto il Ministero dell’Ambiente escluderà dal Sito di Interesse Nazionale tutta l’area marina (circa 15 Kmq.) e circa 6 Kmq. di area terrestre, praticamente l’intero porto di Livorno e molte aree in cui sono insediate numerose attività industriali produttive.
Lo stesso Ministero dell’Ambiente, con Decreto del 28 febbraio 2003, aveva perimetrato una vasta area nel territorio a nord del Comune di Livorno, ponendo di fatto un forte vincolo ambientale che purtroppo ha corrisposto ad un limite di sviluppo industriale delle realtà presenti e ad una forte difficoltà all’insediamento di nuove attività.

Dopo dieci anni nei quali le aree sottoposte a Sito di Interesse Nazionale sono state oggetto di indagini ambientali, caratterizzazioni, modellizzazioni del sottosuolo e attività di bonifica, con l’entrata in vigore della L. 134 del 2012 (che riguarda la possibilità tra l’altro di riconfigurare i Siti di Interesse Nazionale), finalmente è in fase di chiusura il percorso che, oltre a conservare intatte le garanzie ambientali, consentirà uno snellimento e una fluidificazione delle pratiche tecnico-amministrative. Le aree escluse dal SIN, e quindi dalle competenze ministeriali, infatti rientreranno a pieno titolo in un Sito di Interesse Regionale (SIR) e sarà dunque la Regione Toscana ad amministrare le procedure coinvolgendo gli enti locali a vario titolo competenti. La questione risulta importante sotto il profilo ambientale perché viene riconosciuto che il livello della contaminazione dell’area sottoposta a SIN nel 2003 non è di fatto elevato o tale da destare preoccupazione. Pertanto pur essendo conservati ampi livelli di attenzione (il sito comunque viene classificato di interesse regionale) la situazione generale risulta soddisfacente. Infatti permarranno nel SIN Livorno soltanto le aree della ENI Raffineria e dell’Enel, anche se non si esclude, per quest’ultima una ulteriore declassificazione a SIR. Dalle valutazioni eseguite infatti in queste aree, sottoposte già ad Autorizzazione Integrata Ambientale di livello Ministeriale, è stata individuata una falda acquifera organizzata.
Il sindaco Alessandro Cosimi afferma che “gli esiti di un buon lavoro di squadra hanno permesso di raggiungere questo importante risultato. Risultato che assume un livello di strategicità superiore perché giunge insieme all’imminente adozione della Variante anticipatrice al Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale di Livorno. Si tratta – dichiara il Sindaco – di due strumenti di pianificazione che approdano e disegnano una nuova geografia di sviluppo economico sostenibile delle aree portuali e di quelle in fregio alle banchine che conservano la peculiarità industriale”.

“Se l’agenda dei lavori procederà come indicato dal Ministero – dice ancora Cosimi, tra due mesi il Decreto di riperimetrazione del SIN Livorno potrebbe entrare in vigore. Ciò comporterà – conclude il Sindaco – che il livello delle procedure avviate con il Ministero dell’Ambiente nelle nuove aree riperimetrate come SIR, sarà passato alla Regione Toscana con la quale sono già iniziati i primi contatti per definire nuove procedure con l’obiettivo di semplificarle”.

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