Domenico, esodato beffato. “In pensione da luglio 2014. Per 20 giorni non ho diritto al sussidio”

di NICOLO’ ORSUCCI

Questa è la storia dell’esodato ex Delphi, Domenico Amato, 56 anni. E’ stata illustrata nella sede Cgil a Porta a Terra il 1 ottobre. “E’ una situazione veramente esasperante – racconta Amato – non solo ho dovuto vivere con 694 euro al mese per 4 anni, ma adesso non ricevo più nemmeno quelli in quanto dallo scorso 10 giugno la mobilità ordinaria è scaduta e andrò in pensione nel luglio 2014”.
Domenico dovrà attendere il primo luglio 2014 per ricevere la pensione. Il sussidio della Regione, come proroga in attesa della pensione, viene stanziato nel caso di un “buco” di un anno, il suo è di un anno e venti giorni. “Mi hanno spiegato che sarebbe stata la stessa cosa anche se  si fosse trattato di un giorno”.
“La non retribuzione della pensione –  è la spiegazione del sindacalista Enrico Pedini – è dovuta ad un cambiamento della legge sul pensionamento attuata dal ministro Fornero, che ha visto aumentare l’età di pensionamento da 39 anni a 42 anni e 6 mesi di lavoro”.
L’uomo ha iniziato a lavorare subito dopo la scuola dell’obbligo come elettrauto, muratore, commesso, poi nel 1977 è stato assunto come operaio alla Delphi, allora Spica. Nel 2006 arriva il licenziamento di 400 dipendenti tra cui Domenico, sposato, una figlia. Per lui inizia  un momento drammatico complicato nel 2008 dalla separazione. Nel dicembre 2009 poi c’è l’accordo siglato in Confindustria tra azienda e sindacati che porta alla mobilità ordinaria. Nel frattempo ha dovuto lasciare la casa in affitto e chiedere ospitalità agli amici. Un momento nero, nerissimo, che trova uno spiraglio quando l’Inps, nel gennaio scorso, gli comunica che da “esodato” è passato nella categoria “salvaguardati Inps”, ovvero di coloro che riceveranno la pensione, salvo scoprire, come detto, che non potrà riscuoterla fino al 1 luglio 2o14.
“Ci chiediamo -conclude Pedini – quanto possa andare avanti questa situazione, che solo nella città di Livorno conta 2 episodi simili, ma in Italia sono circa 20.000 gli esodati senza alcun mezzo di sostentamento mensile”.

 

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