Ruggeri chiude la campagna: “Cambio la città. Giunta in 10 giorni”. L’appello di Pisapia

Un grande evento per il rilancio del turismo internazionale di Livorno in vista del semestre europeo di presidenza italiana, assieme alle altre grandi città toscane (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video-messaggio di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, agli elettori livornesi). È la proposta lanciata da Marco Ruggeri, candidato sindaco di Livorno per la coalizione di centrosinistra, ieri 6 giugno, nella piazzetta davanti al Goldoni, a chiusura della campagna elettorale a cui era presente il neo eletto sindaco di Firenze, Nardella. Un progetto da realizzare in collaborazione anche con gli altri sindaci della Regione, tra cui i neoeletti che in serata lo raggiungeranno per chiudere con lui la campagna elettorale. “È un’idea in linea con tante proposte già illustrate per rilanciare la nostra città, una ad esempio che va in questo senso è quella di candidare Livorno a Capitale europea dello Sport: dobbiamo nel vero senso della parola ambire alla serie A e alzare l’asticella delle aspettative per la nostra città”, ha spiegato Marco Ruggeri.
“Per dare un segnale tangibile di cambiamento ho già presentato i primi tre assessori della nuova Giunta di Livorno, quattro contando me stesso che, come ho annunciato, assumerò la delega della sicurezza: il resto della giunta lo comunicherò a 10 giorni dal mio insediamento e come queste scelte proseguirò seguendo i criteri della competenza, del merito e delle capacità. – prosegue –Noi abbiamo le idee chiare, abbiamo capito il messaggio che i livornesi ci hanno dato. Stiamo già andando Punto e a Capo. E quando persone come i tre assessori che ho presentato ci mettono la faccia prima del risultato vuol dire che hanno il coraggio di mettercela tutta per il bene di Livorno. A differenza dei nostri avversari, non abbiamo paura di dire chi vogliamo al governo della città, siamo già pronti: mi sono assunto l’onere di scegliere la mia squadra seguendo il criterio della competenze e della novità, l’ho fatto prima di essere eletto come mai era avvenuto a Livorno. Il Movimento 5 stelle ha fatto un bando europeo, non rispettando per due volte i parametri che un vero bando europeo deve rispettare, aprendo le buste prima del tempo e visionando i curricula prima del tempo, come ha dichiarato il candidato sindaco, e prorogando di 15 giorni la scadenza del bando. Forse perché nel mentre dovevano tenere assieme tutte le forze politiche che l’hanno sostenuto? Trovo che tutti questi siano metodi più da pentapartito che da pentastellati”.
“Domenica si vota per scegliere quale persona ha più competenza, più progetti e la squadra più forte per affrontare i prossimi 5 anni decisivi, per dare un’accelerazione al rilancio della nostra città, si vota per scegliere se vogliamo davvero un cambiamento esattamente come quello impresso da Renzi al Paese. – va avanti Ruggeri – Insomma non è il secondo tempo di una partita ma è la partita decisiva. I livornesi ci hanno dato un segnale e l’abbiamo capito, dobbiamo riconoscere che siamo in una nuova fase politica: voglio cambiare la città ma anche il centrosinistra che a Livorno non si farà mai battere dalla cultura della destra estrema di Fratelli d’Italia e di quel Grillo che dice di essere oltre Hitler e infatti in questi giorni vuole imporre ai suoi elettori, inclusi quelli di Livorno, un’alleanza con l’ultradestra inglese.”.
“Questa campagna elettorale è stata un grande viaggio dentro la città, ho incontrato centinaia di commercianti, parlato con tantissimi cittadini, toccato con mano situazioni difficili. – dice facendo un bilancio della campagna – Ho visto tante cose da non rifare, per citare un esempio che non deve essere seguito, la struttura vicina al nuovo scoglio della Regina, una scelta che non bisognerà più fare. Il senso della mia candidatura e del mio progetto come sindaco sta proprio nel dare una svolta decisa anche da questo punto di vista, mi impegnerò personalmente perché cose di questo tipo non si ripetano”.
Ruggeri commenta anche la sua scelta di non partecipare all’occupazione della banchina 76 da parte dei riparatori navali. “Sono per il rispetto della legalità per questo non ho voluto partecipare a quella che è un occupazione non consentita. dalla legge. Oggi sono circolati volantini offensivi contro il Pd che tra l’altro non rispettano la legge perché non riportano il nome del committente responsabile. Mi stupisce che chi si professi per la legalità e la trasparenza sempre e comunque aderisca invece a una manifestazione come questa”, ha commentato

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