Politica. “Progetto per Livorno” si presenta: “Apertura, trasparenza e solidarietà”

LIVORNO  – Le elezioni amministrative si avvicinano a grandi passi e i vari schieramenti in campo iniziano a mostrare le proprie carte. “Progetto per Livorno” ha tenuto una conferenza stampa illustrando il programma, che vi proponiamo testuale. Vediamolo nel dettaglio

“La nostra città è arrivata alla fine di un ciclo. Per decidere in che direzione iniziare occorre fare una analisi accurata con cui individuare un nuovo modello di città. Progetto per Livorno (PpL) ha lavorato per oltre un anno allo sviluppo proposte di dettaglio sui temi di: Sviluppo, Mobilità, Turismo, Cultura, Sport, Commercio, Urbanistica, Sociale (in esse sono già trattate questioni relative ad Ambiente, Immigrazione, Istituzioni, Lavoro, Sicurezza che verranno poi ulteriormente sviluppati in documenti specifici, poiché il lavoro non termina, ma prosegue). Tutto si trova sul nostro sito: www.progettoperlivorno.org.
Le proposte discendono dai tre valori di “Apertura”, “Trasparenza” e “Solidarietà” che per PpL sono la chiave per una città dinamica che abbandona la via di declino:

Apertura Uscire dall’isolamento, agire con il territorio. Basta con la difesa degli orticelli (con particolare riferimento al porto), spazio al merito. No alla chiusura, attiriamo investimenti. Recuperiamo la nostra tradizione culturale. Investiamo sul turismo.

Trasparenza. Basta con le scelte fatte da pochi con meccanismi opachi e e poi “calate dall’alto”. Basta con le imposizioni, la città deve partecipare delle decisioni e lavorare unita su un percorso per il futuro. Le regole devono essere chiare e uguali per tutti, perché non ci devono essere pochi a cui è concesso molto e molti a cui non è concesso nulla. Le istituzioni siano trasparenti. Le erogazioni del Comune siano pubblicate perché si sappia chi riceve quanto ed a fronte di cosa.

Solidarietà. Siamo in emergenza sociale. La spesa sociale sia controllata e misurata in funzione dell’aiuto vero che arriva a chi è in difficoltà, ed ognuno riceva in modo proporzionato ai suoi reali bisogni. Tutti i meccanismi vanno ripensati da zero in funzione della loro efficacia. Serve un sistema trasparente di controllo, in particolare vanno verificati i requisiti per l’occupazione degli alloggi di edilizia pubblica.

PpL non presenta (ancora) alcuna lista, alcun candidato, alcun simbolo. Riteniamo che il percorso debba unire coloro che puntano ad un cambiamento vero su basi concrete e non ideologiche, senza personalismi né gattopardismi. Serve una ampia coalizione civica che si proponga autorevolmente per guidare la città. Per questo non siamo interessati a percorsi autonomi che saranno se mai solo l’ultima opzione.

Ecco qui come riferimento solo alcune delle proposte che abbiamo individuato:

Commercio:

○ L’Amministrazione deve incentivare l’iniziativa privata di commercianti ed imprenditori, mentre oggi viene scoraggiata.

○ In aree ben individuate (es: Piazza Cavallotti) si facciano gare aperte per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti (a cui AAMPS possa partecipare).

○ Livorno sconta un prezzo più elevato dei generi alimentari rispetto a Pisa. Serve concorrenza nella grande distribuzione (a differenza del quasi monopolio Coop di oggi). Servono altre marche, come Esselunga, mentre oggi la città sta subendo un commissariamento!

○ No all’abusivismo commerciale. Le regole devono essere uguali per tutti. Si realizzi invece un mercato etnico gestito dalle comunità di extracomunitari.

Cultura:

○ L’Amministrazione coordini le piccole associazioni nella ricerca fondi (es: europei) su temi comuni. Usare a questo scopo lo strumento della Consulta delle Associazioni.

○ Si individui (o realizzi) un’area per spettacoli (es: dentro l’Ippodromo) liberamente utilizzabile dalle associazioni culturali cittadine.

○ Si faccia un percorso di valorizzazione specifico per la Street Art, realizzando apposite “stazioni” lungo dei percorsi cittadini e lasciando in esse libertà alla creatività.

○ La cultura e l’arte si insegnano fin da piccoli. Servono progetti di formazione con le scuole a cui far seguire, una Rassegna o Festival o Concorso annuale.

Turismo:

○ Inserire la descrizione di Livorno nelle principali guide turistiche internazionali. Il turista visita un luogo se è invogliato a recarvisi.

○ Concordare con le compagnie delle crociere la presenza di un “pacchetto Livorno” offerto a bordo. Anche se verrà scelto da poche persone, invoglierà altri a visitare la città.

○ Si passi da “Effetto Venezia” (una manifestazione di una sola settimana, inutilmente troppo concentrata) a “Estate in Venezia” (il quartiere sia valorizzato per tutta l’estate con un solo spettacolo ogni sera, rinunciando agli eventi più costosi). Si ospiti il mercatino del’antiquariato in Venezia.

○ Togliere alla Porto2000 il ruolo di tour operator lasciando quello di terminalista e procedere con la privatizzazione con partner competenti e realmente interessati ad aumentare il numero di accosti. Va bene comunque mantenere una partecipazione minoritaria pubblica che assicuri sinergie con il resto del territorio (esempio: SAT).

Mobilità:

○ Realizzare, ove possibile, corsie preferenziali protette per i bus.

○ Passare dalle “zone con lettera” a “zone con parcheggi a pagamento (gratuiti per residenti)”, recuperando risorse (sia monetarie che di impegno della Polizia Muncipale) da spendere a favore della mobilità sostenibile e/o della sicurezza urbana (vigile di quartiere da istituire nelle aree più critiche).

○ Istituire delle zone a 30 Km/h nelle aree più densamente abitate e, in generale, dove è necessario un aumento della sicurezza della mobilità.

○ Servono attività di formazione alla mobilità per i giovani in età scolastica, da svolgere in accordo con le scuole guida.

Sociale:

○ Manca una informativa completa, chiara e trasparente su tutti i servizi che vengono erogati e i criteri per fare richiesta. Creare, quanto meno, un sito web dedicato.

○ Rendere trasparenti e pubblicare tutte le erogazioni, le associazioni che le hanno ricevute e il numero dei beneficiari finali. Tutte le cifre stiamo su Internet.

○ Attuare una campagna di controllo delle occupazioni degli alloggi ERP incrociando le informazioni con le Agenzie delle Entrate e del Territorio e in collaborazione con la Guardia di  Finanza e la Magistratura. Istituire anche una squadra dedicata di Polizia Municipale.

○ Fermare i “Piani di Recupero” e concentrare le risorse sui ripristini degli alloggi non più occupati e su altri tipi di interventi (contributi affitto, Agenzia per l’Affitto).

○ Il patrimonio di alloggi pubblico non si (s)vende (cosa avvenuta ampiamente e ripetutamente in passato)!

○ Censire completamente il patrimonio pubblico inutilizzato e ripristinarlo concooperative edili fatte da disoccupati e/o immigrati per ristrutturare il patrimonio pubblico (esempio: Bergamo).

○ Con la carta sociale del Comune deve essere possibile comprare almeno il minimo necessario per la sussistenza coinvolgendo i negozi e centri commerciali in una operazione di solidarietà.

○ Servizio Civile Cittadino. Livorno ha la più bassa percentuali di giovani laureati in Toscana. Sostenere le spese di iscrizione all’Università per gli studenti delle superiori che decidono di dedicare tempo durante l’istruzione secondaria al servizio in associazioni non a scopo di lucro in campo medico­sociale o socio­culturale

Sport:

○ Museo dello Sport. Non si propone di ideare una struttura autonoma, ma di aggiungere una sezione apposita in uno dei musei cittadini.

○ E’ necessario sbloccare la pratica a consentire la realizzazione della Pista di Motocross in zona La Cigna.

○ Cambiare la formula del Palio Marinaro e delle gare remiere. Si ripristini la retrocessione/promozione nel Palio. Si coinvolgano i giovani e le scuole, aggiungendo una sezione in cui si scontrino gli equipaggi delle scuole superiori. Si pubblicizzi il Palio fuori Livorno trasformandolo in una festa. L’armo a 10 che vince il Palio sfidi l’equipaggio pisano che partecipa alla gara delle Repubbliche Marinare!

○ Oggi tanti impianti sportivi comunali sono in condizioni precarie di manutenzione. Assegnare i compiti di manutenzione straordinaria degli impianti più grandi (come lo Stadio) alle società che lo gestiscono, quindi senza intervento diretto del Comune. Rivedere il sistema di erogazioni pubbliche, escludendo le società a fini di lucro.
○ Creare una “Fondazione Livornese per lo Sport” che raccolga contributi da soggetti privati per poi distribuirli su progetti specifici (sul modello della “Fondazione Città di Livorno”).

Sviluppo:

○ Creare una cabina di regia tra istituzioni (Comuni di Livorno e Collesalvetti, Provincia, Autorità Portuale, Camera di Commercio…).

○ L’Area Vasta esca dal mondo delle parole ed entri in quello dei fatti. Si aprano tavoli di discussione comuni con Pisa e il suo circondario, coinvolgendo la Regione.

○ Far entrare il Comune di Collesalvetti nell’Autorità Portuale

○ Si inizi subito a cercare fondi ed investitori per la Darsena Europa, che costituisce il principale progetto a lungo termine per lo sviluppo della città (insieme al turismo).

○ Si restituisca un futuro alle riparazioni navali, assicurando l’uso dei bacini di riparazione (fisso e mobile) per quelle lavorazioni (“riparazioni tecniche”) che sono compatibili con la vicina presenza del Cantiere Benetti. Va bene anche condividere il bacino in muratura per le riparazioni sia di navi che di yacht, ma diciamo NO all’uso come darsena.

○ Riaprire una discussione con Azimut­Benetti che, se da un lato ha ricevuto molto dalla città offrendo in cambio la conversione del Cantiere e garantendo una presenza importante e prestigiosa, non sembra oggi essere più soggetto attivo nella crescita delle attività legate alla diportistica.

○ Sviluppare il rapporto con l’Università di Pisa (senza dimenticare la prestigiosa presenza dell’Accademia Navale) per realizzare una “Università del Mare” con un piccolo campus da realizzare alle Terme del Corallo.

○ Supportare le imprese nelle procedure con la P.A.,. Dare tempi certi alle richieste di autorizzazione. Discutere con i comitati ma poi prendere decisioni chiare e definitive.

○ Coinvolgere le nostre professionalità emigrate (i tanti “ex­giovani” che, lasciata la città, hanno sviluppato le loro competenze in altri luoghi) con incontri in cui essi possano dare idee e suggerimenti mutuati dalla loro esperienza per lo sviluppo della città.

○ Per l’edilizia, sfruttare le opportunità di bandi nazionali (es: “eco­bonus”) per lanciare delle campagne di recupero/ristrutturazione del patrimonio pubblico/privato (es: le Cantine della Venezia).

Urbanistica:

○ Sviluppare il Piano Strutturale insieme al Comune di Collesalvetti (proiettandolo in ottica di Area Vasta), mentre fino ad oggi Livorno ha proceduto sulla strada di un assurdo isolamento nella pianificazione urbanistica.

○ Basta con nuove edificazioni di aree residenziali. A Livorno ci sono già troppe abitazioni nuove costruite o di prevista costruzione, peraltro in presenza di una dinamica demografica negativa.

○ Adottare modalità di urbanistica partecipata. Evitando progetti faraonici di partecipazione che costano molto, richiedono tempo e producono poco (es: Cisternino 2020, Pensiamo in Grande), si coinvolga la cittadinanza nelle scelte fondamentali riguardanti l’evoluzione della città, invece di calare i progetti “dall’alto”.

○ Il Nuovo Ospedale va realizzi in Viale Alfieri/Viale Carducci. E’ inutile procedere alla realizzazione di una struttura molto costosa che nasce per servire la sola città trovandosi al suo estremo sud. Lo spazio nell’area tra Viale Alfieri e Viale Carducci è piìù che sufficiente e consente di riutilizzare le aree già rinnovate dell’attuale struttura, invece di dismetterle.

○ Siamo favorevoli all’approdo della Bellana da 1200 barche. Si apra una discussione trasparente con la città.

○ No ai palazzi in Piazza del Luogo Pio, che costituiscono il simbolo dell’incapacità di vedere per questa città un futuro con il turismo.

○ Serve un “Progetto Venezia”. Il nostro quartiere simbolo, con le Fortezze, i Macelli, i Fossi e le Cantine deve essere riqualificato e valorizzato con l’aiuto di grandi studi di architettura. Trovare le risorse presso la Regione e l’Europa, perché si sta parlando di un gioiello architettonico che tutti dobbiamo salvaguardare.

○ Trasparenza per Borgo di Magrignano. I cittadini che rischiano di perdere la loro casa oggi non hanno nessuna informazione sui reali conti del Consorzio Edilporto. L’Amministrazione ha consentito che venissero presentate sconcertanti fidejiussioni senza reale garanzia e ora mantiene i cittadini nell’oscurità. Si aprano ai cittadini tutti i conti del Consorzio e si capisca dove sono finiti i loro soldi.

○  Un Piano per le Colline, uno per la Costa. Sulle colline va consentita la realizzazione di
piccoli annessi funzionali ad una agricoltura diffusa, con regole chiare ed uguali per tutti.
Inoltre, vanno rivitalizzati i borghi (come Valle Benedetta). Va poi ripreso e sviluppato il Piano
della Costa, abbandonato tempo fa.

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