Oriano Niccolai, visitate la mostra sui 50 anni di manifesti del “creativo rosso”

Cosimi: "Sono figlio di un compagno amico di Oriano e lo conosco personalmente, per questo sono estremamente lieto ed orgoglioso di essere qui". Mostra aperta fino al 22. Ingresso gratuito a villa Henderson

di admin

Una ragnatela di fili rossi che si snoda attraverso un labirinto di pannelli di cartone. E’ questo l’allestimento creato da Elena Martongelli che da moderna “Arianna dei nostri tempi” guida il visitatore attraverso cinquant’anni di storia del Pci, visti e disegnati dal “grafico rosso” Oriano Niccolai, e riuniti in una mostra dal titolo “Rosso creativo” inaugurata l’8 novembre a villa Henderson (via Roma 234, fino al 22 novembre, dalle 10 alle 19, escluso la domenica mattina, ingresso libero).
Un compito non facile, quello della curatrice della mostra Margherita Paoletti, che assieme alla collega Valentina Sorbi, è riuscita a selezionare 41 manifesti cartacei ed altri 120 proiettati su sei schermi led, collocati all’interno del percorso.
“Non è stato semplice, visto che qui all’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della Provincia di Livorno, ci erano pervenuti circa 2600 manifesti, di cui il 70% riguardanti solo l’attività livornese – ha spiegato Paoletti – abbiamo deciso di fare una selezione per tematiche che raccontassero la sua vita, le sue parole, le sue immagini ma anche definire la contestualizzazione storico-polica in cui si è mosso – ha continuato – è stato veramente un piacere ed un onore lavorare e valorizzare l’operato di Oriano, uomo molto buono, dolce e riservato, modesto a tal punto, quasi da non ritenere di meritare un omaggio tale al suo lavoro. E’ una persona che sa veramente ascoltare e credo che sia questo il suo principale dono, saper ascoltare e mettere in grafica il desiderio dell’interlocutore”.
Folto pubblico per il taglio del nastro, officiato dal piccolo nipote di Niccolai, Ernesto, alla presenza delle autorità locali quali il Sindaco Alessandro Cosimi, il Presidente della Provincia Giorgio Kutufà, gli Assessori Mario Tredici e Walter Nebbiai, ma anche il senatore Ugo Sposetti ed illustri nomi della grafica come Bruno Magno e Sergio Staino. Unico grande assente per motivi di salute, proprio il protagonista, la cui moglie Marna ha confessato che l’aver ricevuto il catalogo della mostra, è stato per il marito “una vera boccata d’ossigeno”.
Molto emozionato Cosimi che ha così commentato: “Sono figlio di un compagno amico di Oriano e lo conosco personalmente, per questo sono estremamente lieto ed orgoglioso di essere qui a quest’esposizione, che celebra sì il suo lavoro, ma celebra anche un uomo che non si è mai venduto, un uomo che si è sempre messo al servizio del Partito e della gente, un uomo che ha scelto di guadagnare meno malgrado le opportunità per rimanere integro e fedele ai suoi ideali. Un uomo che ha fatto veramente cultura non perché questa renda denaro ma perché rende migliori gli altri”.
La mostra è un mix fra genio e creatività di quest’artista sempre fedele al PCI. Ne sono esempio manifesti con i Quattro Mori inneggianti a “Nixon portati via le tue basi – Fuori l’Italia dalla N.A.T.O.”, oppure per i diritti delle donne, per la pace, ma anche per celebrare la Festa dell’Unità o commemorare il 54° Anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. Ma anche lavori degli ultimi anni come i 25 anni dalla scomparsa di Berlinguer o i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Grafico ed artista eclettico dall’ironia pungente, ne fa esempio il manifesto “Se vedi tutti i gatti bigi vuol dire che sei al buio – Discuti coi comunisti” oppure la sua opera innovativa per la Festa dell’Unità del 1978, dove allestì 350 metri di pannelli luminosi su tutta la Rotonda d’Ardenza, pensando di “illuminare i bar con la propaganda e non il contrario”.
Un tuffo attraverso la storia che emoziona ed inorgoglisce i più nostalgici ma che non può far restare indifferente chi il Partito Comunista non l’ha mai conosciuto ma neanche chi non ci si è mai voluto accostare, perché questo è il percorso di uno spirito puro, assai raro di questi tempi volti per lo più all’ideologia del solo denaro.

La mostra è aperta tutti i giorni dall’8 al 22 novembre, dalle 10 alle 19 (escluso la domenica mattina) con ingresso libero – Villa Henderson, Sala delle Mostre Temporanee, via Roma 234, Livorno. www.istorecolivorno.it

Riproduzione riservata ©