Nogarin è sindaco: “Bus gratis. Auto blu? Uso la mia”. Assessori, oltre 100 cv

Filippo Nogarin, 44 anni, è ufficialmente il nuovo sindaco di Livorno. L’11 giugno si è tenuta in Comune la cerimonia di insediamento (come di consueto potete trovare il video nel link in fondo all’articolo. Foto  Simone Lanari). Nogarin, in giacca e cravatta, è apparso molto emozionato nell’indossare la fascia di primo cittadino (leggi qui della canzone rivisitata da Grillo). Presenti, oltre ai giornalisti, i genitori e la sorella (anche loro visibilmente emozionati) che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali. Si sono limitati a fare un grosso in bocca al lupo al figlio Filippo dichiarandosi orgogliosi.
Tutto è iniziato alle 9,30, quando lontano da occhi indiscreti si è rinchiuso nell’ufficio del sindaco. Poco prima delle 10, orario di inizio della cerimonia, sono entrati i parenti. Poi alle 10 in punto è iniziato l’insediamento  con la lettura della “formula” di insediamento da parte del direttore generale del Comune, Antonio Salonia. “Non sono qui per fare il tagliatore di teste ma per trovare soluzioni”, sono state le sue prime parole. Pochi minuti di cerimonia per poi spostarsi tutti quanti nella sala del consiglio dove Nogarin ha risposto alle domande. Qui ha da subito spiazzato un po’ tutti: “Ho dato mandato di eliminare le auto blu. Guiderò un’auto bianca, la mia, da solo. Senza autista. Tra gli obiettivi a cui stiamo lavorando ci sono il trasporto pubblico gratis, bonus per chi utilizza la bicicletta, taglio degli stipendi e bonus al raggiungimento degli obiettivi per i dirigenti e dipendenti comunali e di quelli delle partecipate, abbassamento delle tasse, lo stop al nuovo ospedale e molto altro. Ci vorrà tempo. Lasciateci lavorare”. E ancora: “Scusate se non sarò perfetto. Ogni tanto farò qualche papera e così Virzì saprà di cosa parlare. Il Comune? E’ la nostra casa. L’avete pagata, la porta sarà aperta a tutti”.
Per quanto riguarda la scelta degli assessori, il neo sindaco ha spiegato che c’è tempo fino al 17 giugno per inviare la propria candidatura. Poi inizieranno i colloqui da parte di una commissione speciale composta anche da consiglieri regionali. “Servirà – dice Nogarin – attinenza al programma e capacità di gestire il ruolo”. Da oggi entro 20 giorni (come prevede la legge) ci sarà ‘insediamento della giunta. “Sono onorato di guidare questa “macchina”. Ho trovato persone disponibili. Tra le persone che mi hanno chiamato c’è anche il sindaco di Collesalvetti con il quale ho instaurato un dialogo. Abbiamo reciprocamente la volontà di cercare dialogo con i territori che ci stanno vicini per fare sistema”.
Nel corso della conferenza stampa è arrivata poi la notizia dell’arresto del comandante provinciale della Guardia di Finanza, Fabio Massimo Mendella, con l’accusa di concorso in concussione (clicca qui per leggere la notizia). “Che dire – dice il neo sindaco – mi dispiace. Posso soltanto commentare dicendo che l’onestà da qui in avanti andrà di moda”.

La prima visita – Il 10 giugno prima visita ufficiale in Comune per il neo sindaco Nogarin (leggi qui della canzone rivisitata e del nuovo hashtag di Grillo) in attesa del passaggio ufficiale di consegne che avverrà nel corso di una cerimonia in programma alle 10. A bordo della sua bicicletta (da passeggio, di colore blu) si è presentato a Palazzo Civico intorno alle 14 e come prima ha intavolato una riunione con alcuni dirigenti nell’ufficio del capo di gabinetto del sindaco. Braccato da giornalisti e fotografi ha riaperto la porta concedendo uno scatto. Poi è tornato al lavoro. Al termine della visita ha parlato con i giornalisti: “Sono veramente gioioso e contento. Ho trovato persone disponibili e massima collaborazione da parte di tutti. Hanno capito che stiamo cercando di fare l’interesse della città. Spero che possano dire altrettanto di me. Abbiamo gli occhi di tutta Italia su di noi. Questa è una occasione che Livorno non deve perdere. Questo è un peso? Assolutamente no”.
Nogarin, nel corso della riunione, ha toccato alcuni temi caldi. A cominciare da come stoppare fattivamente la realizzazione del nuovo ospedale e il taglio degli stipendi dei dirigenti delle partecipate. “Ho dato mandato agli uffici di mettermi nelle condizioni di mettere nero su bianco lo stop alla realizzazione del progetto, valutando tutta la documentazione relativa. Stesso discorso per gli stipendi dei dirigenti delle partecipate che verranno ridotti drasticamente al minimo delle possibilità consentite”.
A chi gli ha fatto presente che sulla questione nuovo ospedale è intervenuto l’assessore regionale (“Se lui non vuole il nuovo ospedale lo dica e la Regione non lo farà più. Nel caso in cui si blocchi tutto, bisognerà vedere e valutare quali penali dovremo pagare perché ci sono in ballo 250 milioni di euro già stanziati dalla Regione e l’appalto, terminato, va solo aggiudicato definitivamente”) ha risposto: “Ha detto che non si fa? Benissimo. Non voglio ingerenze dalla Regione. Sul rigassificatore, altro cavallo di battaglia in campagna elettorale, Nogarin spiega: “La questione è più complicata perché è già fatto. Dovremo studiare le carte per metterci nelle condizioni di valutare la scelta del caso e se si riesce a portare altrove”.

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