Imu-Tasi. Cosimi: “Soluzione trovata per il 2014”

” La soluzione raggiunta ieri con il Governo sulla copertura del gettito mancante ai comuni nel passaggio da Imu a Tasi vale per il 2014, e su questo come sindaci assumiamo il dato della responsabilità, ma dal 2015 o c’è un progetto serio di riconoscimento dell’autonomia dei comuni, o inizieremo a confliggere duramente”. Lo ha affermato il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, intervenendo questa mattina a Roma all’Assemblea straordinaria dei sindaci d’Italia, che ha visto la partecipazione di oltre 700 amministratori, con una nutrita delegazione proveniente dalla Toscana (presenti tra gli altri, oltre a Livorno, i primi cittadini o i loro rappresentanti di Arezzo, Pisa, Lucca, Carrara). Nel suo intervento Cosimi ha commentato l’intesa di massima raggiunta ieri da Anci con il Governo, riepilogata dal presidente nazionale Fassino e che dovrà ora trovare concretizzazione in un decreto legge del Governo – e nella sua approvazione da parte dal Parlamento – in tempo utile per consentire ai comuni di approvare i bilanci di previsione entro la scadenza del 28 febbraio. Secondo l’intesa raggiunta ieri con il Governo, i comuni disporranno di un’aliquota aggiuntiva fino allo 0,8 per mille da applicarsi sulla prima o sulla seconda casa per garantire la copertura delle detrazioni. Il Governo ha inoltre riconosciuto che le risorse mancanti ai comuni ammontano a 700 milioni, cifra che sarà coperta per 500 milioni con risorse stanziate nella legge di stabilità e per 200 milioni con ulteriori risorse da individuare nei prossimi giorni.
“Dobbiamo costruire a partire da questa Assemblea – ha affermato con forza Cosimi, coordinatore dei presidenti delle Anci regionali – una strategia che faccia capire che senza i Comuni non si fa nessuna riforma, né istituzionale né della fiscalità”. L’accordo raggiunto ieri – ha sottolineato- ci porta a mettere la faccia nuovamente con i cittadini, quindi deve essere chiaro che o è limitato al 2014, e domattina si apre un tavolo a cui i comuni sono adeguatamente rappresentati, oppure va mantenuto alto il livello di conflitto”.
Entrando maggiormente nel dettaglio delle istanze dei comuni ” la riforma della fiscalità locale non si fa senza i comuni – ha detto Cosimi- serve un tavolo in cui si dica che l’Imu sulla categoria D va ai Comuni, lo Stato si deve ritirare da quella imposta, affinché la Iuc diventi davvero una tassa locale, altrimenti si rischia di fare la fine della Tares. Da oggi dobbiamo lavorare per questo, insieme ad un forte riconoscimento dell’autonomia comunale rispetto al centralismo regionale. Inoltre deve essere chiaro ad esempio che i comuni surrogano lo Stato in molti settori a partire dalle spese giudiziarie e alle scuole materne”.

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