Giovani e “titolati”: ecco chi sono i neo assessori

Giovani, e dai cv importanti. Ecco chi sono i nuovi amministratori della città

di letizia

Dopo Alessandro Aurigi e Stella Sorgente in una gremita Sala delle Cerimonie il 9 luglio sono stati presentati i nuovi assessori. Tutti si dedicheranno al nuovo impegno a tempo pieno (clicca qui per leggere la presentazione fatta da Nogarin nella Sala Cerimonie e vedere la video-intervista al sindaco mentre nei link ai pdf in fondo all’articolo sono disponibili i cv dei nuovi amministratori).
I nuovi assessori, tre uomini e due donne, provengono per la maggior parte dal mondo dell’università, dove hanno avuto esperienze come ricercatori o docenti ed è la prima volta che si affacciano alla politica attiva. E’ il caso per esempio di Nicola Perullo, 44 anni, a cui sono state affidate le deleghe al turismo, al marketing territoriale, allo sport e al folklore. Laureato in Estetica all’ateneo pisano e attualmente professore di Estetica all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, nata dall’idea di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Perullo si è inoltre interessato di filosofia del linguaggio, di storia dell’alimentazione e della gastronomia: “Da tempo – ha affermato il neo-assessore – mi occupo di valorizzazione del territorio e come obiettivi mi pongo soprattutto la creazione di una cultura dell’accoglienza a Livorno e di rendere la nostra città un luogo capace di accogliere risorse sia umane sia finanziarie. Il turismo culturale dovrà essere uno dei punti forti di questa nuova stagione”.

Alessandro Aurigi, ha 43 anni e a lei sono state conferite le deleghe a urbanistica, Edilizia privata, Lavori pubblici, piano strutturale. Inoltre sarà di supporto diretto al Sindaco per le tematiche afferenti a Prg e Porto. E’ un architetto con esperienza di pianificazione e progettazione: “La nuova amministrazione dal punto di vista dell’urbanistica punterà soprattutto su sostenibilità e riqualificazione: sono dell’idea, inoltre, che partecipazione e trasparenza debbano essere centrali, e solo se lavoreremo su questi binari si potrà far tornare i cittadini a innamorarsi della città, ricreando così un legame che da troppo tempo si è spezzato”.

È di origini spezzine l’assessore al personale, al lavoro, alla formazione e innovazione, Francesca Martini, 43 anni, avvocato, con alle spalle un lavoro di ricerca sul rinnovamento nella pubblica amministrazione: “Ho realizzato anche delle pubblicazioni su questi temi, cercherò quindi di avere un’attenzione specifica per far sì che nel Comune di Livorno ci sia piena trasparenza”.

La più giovane della squadra è Ina Dhimgjini, 28 anni compiuti da neanche un mese. Nata a Durazzo, ma vive in Italia sin da quando è piccola, ha le deleghe al sociale, al terzo settore, alla sanità, alle politiche della casa: praticante avvocato, si è laureata all’università di Pisa e sta per concludere il dottorato alla Ca’ Foscari di Venezia. Non sembra, nonostante la sua giovane età, timorosa riguardo al difficile compito che dovrà svolgere: “Sono qui perché credo che sia il momento dell’agire, le urgenze sono molte, ma non sento alcuna pressione. Mi sono messa completamente a disposizione di questo lavoro e se ci sarà collaborazione, anche coi cittadini, si potrà arrivare a soluzioni condivise”.

Giovanni Gordiani, 49 anni, il nuovo responsabile all’ambiente, alla Protezione civile, commercio, mobilità e artigianato, è di origine fiorentine ma da anni ormai lavora a Bruxelles dove è stato consigliere giuridico sui temi dell’ambiente e dei rifiuti: “Voglio portare ciò che ho imparato in Europa a Livorno, – ha affermato Gordiani, già conosciuto in città per aver partecipato al progetto Ecodifferenziamoci – leggendo il programma dei 5 stelle sono rimasto colpito dagli obiettivi che avevano sull’ambiente e così ho deciso di mandare il curriculum. Il mio intento sarà quello di far capire che i rifiuti possono anche diventare una risorsa”.

L’ex gestore del Kinodessè, Serafino Fasulo, 59 anni, è il nuovo assessore alla cultura, alla fondazione Goldoni, Istituto Mascagni, musei, biblioteche: laureato all’Università di Pisa, è stato autore di documentari e oltre ad aver gestito fino a pochi mesi il cinema di via dell’Angiolo, negli anni Novanta si è occupato del Teatro Mascagni e del Teatro delle Commedie: “Occorre innanzitutto – ha dichiarato Fasulo – recuperare l’amore per la cultura, che in città si è smarrito: serve ripartire da ciò che abbiamo”. E Riguardo al nuovo direttore del Goldoni avete pensato a qualche nome? “Non sappiamo ancora chi andrà a sostituire Bertini, in passato abbiamo assistito a inutili conflitti tra Comune e Fondazione e mi auguro che questo non si ripeta”.

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