Buongiorno Livorno, quota 2348 non raggiunta. Ma l’associazione va avanti

di letizia

L’obiettivo delle 2348 adesioni non è stato raggiunto, tuttavia sono stati 1826 i livornesi che, il numero si riferisce alle richieste arrivate entro la mezzanotte del 14 febbraio, tra cui il consigliere comunale di Sel Lamberto Giannini, hanno scelto di entrare a far parte di Buongiorno Livorno. Anche se formalmente chiuse, al sito continuano ad arrivare domande di adesione, che però non possono essere conteggiate ai fini della ‘campagna’, aperta a novembre di Buongiorno Livorno. Quale sarà ora il futuro dell’associazione? Al momento sono state prese in considerazione tre strade.
La prima (che sembra però scongiurarsi) è quella dello scioglimento: come è già stato detto più volte in questi mesi se non fosse stata raggiunta la soglia di 2348 iscrizioni, una in più rispetto a quelli del Partito Democratico, l’associazione si sarebbe ufficialmente sciolta e i soldi raccolti attraverso le adesioni sarebbero stati devoluti alle Cure Palliative, donazione che sarà in ogni caso fatta, domani sarà infatti versato l’assegno con la prima parte della quota, il saldo finale sarà poi fatto in un secondo momento, quando saranno state pagate tutte le spese, che assicurano dall’associazione sono state comunque poche.
C’è poi una seconda opzione, quella di prorogare la campagna associativa fino al 9 marzo, giorno in cui si svolgeranno le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, tentando quindi di raggiungere la soglia di 2348 entro quella data.
Infine, la terza possibilità è quella di andare avanti con l’associazione, decidendo di presentarsi alle elezioni amministrative di maggio, magari con altri movimenti. La decisione tuttavia non verrà presa dal consiglio direttivo di Buongiorno Livorno, che si è dimesso, ma dagli iscritti all’associazione all’assemblea, una sorta di mini congresso di Buongiorno Livorno, che si terrà sabato 22 febbraio alle ore 15 al Grattacielo alla quale potrà prendere parte anche chi si iscriverà nei prossimi giorni.
“Visto il numero a cui siamo arrivati- ha detto l’avvocato Marco Guercio– non ci sembrava giusto prendere una decisione che non fosse condivisa da tutti gli iscritti. Buongiorno Livorno era nata andando in una direzione, mentre ora sta andando in un’altra: faremo un ragionamento che all’inizio non era stato previsto, la cifra delle adesioni che abbiamo raccolto ci dà delle responsabilità immense. Con una campagna nata dal nulla siamo riusciti a dare una scossa a questa città, abbiamo mostrato che a Livorno può esistere un’alternativa al Pd, soggetto politico che in questo periodo ha parlato solo di nomi. Sono sicuro di poter dire di avere intrapreso un percorso che dopo tanti anni forse ci porterà a fare un po’ di “pulizia” nella politica cittadina e questo non può che fare bene a tutti”.
“Se avessimo raccolto solo 350 adesioni o poco più – ha continuato Guercio – ognuno di noi sarebbe tornato a dedicarsi al proprio mestiere, per fare vedere che non ci sono giochi o sotterfugi, che nessuno vuole una carriera politica. Se decideremo di andare avanti i nostri candidati saranno decisi attraverso l’assemblea”.
A Marco Guercio ha fatto eco Andrea Raspanti, eletto presidente pro tempore fino all’assemblea di sabato, “ Buongiorno Livorno è riuscita a intercettare bisogni non solamente locali, tra i primi ad aderire ci sono stati molti livornesi che vivono fuori città, arrivando a diventare un ‘associazione diversa, per numero di attivisti e composizione, rispetto a qualunque realtà locale. In questi mesi abbiamo cercato di dare dei segnali precisi, sperando che anche altri riusciranno a coglierli”.

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