Lo Studio Gregotti consegna al vicesindaco le chiavi per l’adozione del nuovo Prg

Dopo l’esame della Giunta sarà presentato al Consiglio Comunale

Momento significativo ieri a Palazzo comunale per l’iter procedurale per la revisione del Piano Strutturale di Livorno. L’architetto Augusto Cagnardi dello Studio Gregotti Associati International ha consegnato all’Amministrazione comunale, nelle mani del vicesindaco Bruno Picchi (il Sindaco era impegnato ad Atene per il Comitato delle Regioni), gli elaborati di una prima fase della revisione del Piano. Presenti anche l’assessore alla Partecipazione Massimo Gulì e i dirigenti comunali Gianfranco Chetoni e Leonardo Gonnelli.
Si tratta di un materiale complesso e voluminoso che offre un quadro conoscitivo aggiornato su ciò che è stato realizzato del piano vigente ma anche proposte di lungo periodo per la città su alcuni temi fondamentali come economia, studi sociali, beni culturali.
Il materiale è corredato da una relazione su che cosa pensa e chiede la città e da una ulteriore relazione che avanza i possibili obiettivi e contenuti del nuovo Piano Strutturale.
Si tratta di indirizzi e proposte esemplificative necessarie ed utili per aprire una discussione ed arrivare alla formulazione definitiva del nuovo Piano.
Lo studio, dopo l’illustrazione alla Giunta, sarà infatti presentato al Consiglio Comunale, quindi diffuso in varie forme alla città, con l’estensione ai partiti, alle associazioni, ai circoli, ai portatori di interesse generale, agli stakeholder.
“Questo studio consentirà alla prossima Amministrazione, di avere a disposizione tutto il materiale tecnico già pronto per operare in tempi brevissimi le legittime finali scelte operative – chiarisce lo stesso sindaco Alessandro Cosimi da Atene. Abbiamo infatti ritenuto, d’intesa anche con la Regione, di dare priorità alla revisione del Prg del Porto. Il complesso iter burocratico-amministrativo che ha visto coinvolti molti enti di livello diverso, ha indotto a ritenere preferibile una scelta strategica che lasciasse alla prossima Amministrazione una questione chiusa, quale quella del Porto, che si protraeva dagli anni Cinquanta. Questo consentirà un immediato impulso sia al rilancio del Porto, sia di riflesso a tutto il bacino economico-produttivo ad esso collegato. A fronte di questo – specifica il sindaco – ci è parso politicamente corretto, in ragione dei tempi che trascorrevano, consegnare alla città e ai partiti tutto lo studio preliminare alla stesura del nuovo Piano Strutturale, per arrivare all’adozione nel momento in cui chi avrà la responsabilità di governare il territorio avrà potuto valutare”.

“Vorrei rivolgere un ringraziamento non formale – dichiara il vicesindaco Bruno Picchi – non solo a tutta l’equipe tecnica dello studio Gregotti, ma soprattutto ai tecnici degli uffici comunali che hanno lavorato al Piano, dimostrando un senso di grande responsabilità istituzionale, patrimonio migliore del nostro Comune”.
“Il lavoro svolto – sottolinea il vicesindaco – rappresenta per tutti coloro che saranno impegnati nella continuità amministrativa, uno strumento che, insieme alla variante anticipatrice e al nuovo PRG del porto, potrà essere utilizzato per scelte finalizzate al bene comune, per migliorare il vivere quotidiano, ma anche uno strumento strettamente connesso al problema fondamentale della nostra città e in particolare dei giovani, quello del lavoro, cercando di sfruttare al meglio le nostre vocazioni, ovvero il mare, il porto, le colline”.
“Sono lieto – dichiara a sua volta l’architetto Augusto Cagnardi – di essermi potuto occupare del futuro di questa città. Livorno ha tutte le carte in regola per andare avanti: è una città che parte da un piano regolatore in parte realizzato e arricchito con elementi nuovi di cui è difficile accorgersi perché si danno per scontati (il verde, i servizi) grazie a una buona conduzione da parte dell’Amministrazione Comunale. Ora – chiosa l’architetto Cagnardi – occorre la capacità di guardare verso il nuovo e di aprirsi al mondo e di andare oltre. Il nostro studio parte da qui: ho avuto l’indirizzo di “volare” e in questo senso l’ho impostato. Consegno quindi un piano conoscitivo e un quadro di prospettive della città, che spero sia condiviso a vari livelli dalla città. Perché per andare avanti, non bastano le amministrazioni pubbliche, ma l’iniziativa deve venire dal “coro” della città”.

 

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