Al cimitero con il cane, test di 6 mesi. Nebbiai e Gulì rispondono ai lettori

"Veniamo incontro a molte sensibilità e ci auguriamo che i cittadini ci ripaghino dimostrando responsabilità e senso civico”

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Dal prossimo 1 dicembre i cittadini potranno recarsi nei cimiteri comunali della Cigna e di Antignano accompagnati dai propri cani.
Si tratta di una sperimentazione che durerà sei mesi e che, se verrà gradita e non creerà disagi, entrerà a regime. Si tratta di una possibilità che, come ha illustrato nell’ultima seduta della Giunta l’assessore alle Politiche di Tutela Animali Massimo Gulì, viene offerta dalla Legge Regionale 59/09, dove, all’articolo 12, si afferma il diritto per i proprietari dei cani di accedere a tutti i luoghi pubblici.
Gli Enti peraltro hanno la facoltà di decidere l’esclusione di alcuni luoghi per motivi precisi, quale ad esempio i cimiteri valutandoli come meritevoli di particolare quiete. Così è stato finora.
Ma, come spiega l’assessore al Demanio Valter Nebbiai “poiché abbiamo avuto ben motivate richieste da parte di cittadini e dell’Associazione Animalista Livornese per fare entrare i cani, dopo un mio sopralluogo con la stessa associazione, abbiamo deciso di avviare la sperimentazione, nel solco della Legge regionale. D’intesa con l’ufficio Diritti Animali e con l’assessore Massimo Gulì – dice ancora Nebbiai – ci siamo dati un tempo di sei mesi per valutare i pro e i contro e deciso che comunque l’accesso sarà regolamentato in maniera rigorosa e che saranno previsti frequenti controlli”.
Quindi gli amici dell’uomo dovranno essere sempre tenuti al guinzaglio (non più lungo di un metro e mezzo) e i loro padroni avranno l’obbligo di portare sempre con loro una museruola, da applicare in caso di pericolo o su richiesta degli addetti ai cimiteri o della Polizia Municipale: questo ad esempio nel caso in cui qualche visitatore avesse particolarmente paura dei cani.
Inoltre chi porta Fido tra le tombe, dovrò essere munito di paletta e buste per raccogliere le deiezioni, ed impegnarsi a pulire con l’acqua delle fontanine. E a questo proposito all’utenza sarà raccomandato di non portare i quattro zampe nei campi di inumazione, e neanche in zone piastrellate in marmo o con altri materiali non “drenanti” e quindi non facili da pulire a fondo.
Infine, i cittadini che porteranno gli animali al camposanto, dovranno impegnarsi a rispettare la quiete richiesta in quell’ambiente. “Con questa iniziativa – chiosa l’assessore Massimo Gulì – l’Amministrazione pensa di offrire un servizio in più, venendo incontro a molte sensibilità e ci auguriamo che i cittadini ci ripaghino dimostrando responsabilità e senso civico”. “ Poiché è in corso la redazione del nuovo regolamento sulla tutela degli animali – informa l’assessore Gulì – se la sperimentazione dovesse avere esito positivo, si potrebbe proporre in sede di revisione al Consiglio Comunale l’inserimento della novità e la conseguente modifica del regolamento cimiteriale”. “E’ evidente però – conclude l’assessore Nebbiai – che trattandosi di un ambiente particolarmente delicato, le condizioni poste dovranno essere pedissequamente seguite, altrimenti l’esperimento andrà a cessare”.

 

GLI ASSESSORI NEBBIAI E GULI’ RISPONDONO AI LETTORI
Ci me sembra che nel comunicato inviato dall’amministrazione ci siano gran parte delle risposte richieste dai cittadini (non capisco perche’ essi non si firmino con nome e cognome come facciamo noi) . Infatti la decisione presa dalla Giunta pone precise e concrete condizioni per l’accesso ai cani nei cimiteri comunali accompagnati dai padroni. Ed e’ stato deciso, lo ritroviamo scritto nel comunicato, che se esse non venissero rispettare l’esperimento cesserebbe inderogabilmente fra sei mesi.
La scelta effettuata cerca di porre limiti alla legge regionale che autorizza l’ingresso dei cani “in tutti i luoghi pubblici ed ad uso pubblico” quindi compresi i cimiteri. La legge condivisibile o meno e’ questa . La questione e’ stata oggetto di ampia riflessione, anche con l’associazione, proprio per la delicatezza del luogo. Abbiamo quindi stabilito un percorso ben preciso e rigido convinti che alla fine il problema si ridurra’ a pochissimi ingressi proprio per la responsabilita’ dei proprietari degli amici dell’uomo. Comunque come gia’ scritto nella decisione e correttamente riportato sulla stampa ,se i patti non verranno rispettati avremo le ragioni per impedire l’accesso.

Valter Nebbiai, assessore al bilancio del Comune

Massimo Gulì, assessore all’ambiente del Comune

 

 

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