Da Livorno al principe Alberto, il successo del pastificio Chiesa

“Trattiamo i clienti come degli amici, ecco il segreto del nostro successo”. Sono le parole di Valerio Chiesa, che dall’età di quattordici anni lavora insieme ai genitori nel pastificio di famiglia al banco numero 24 del Mercato

“Trattiamo i clienti come degli amici, ecco il segreto del nostro successo”. Sono le parole di Valerio Chiesa, che dall’età di quattordici anni lavora insieme ai genitori nel pastificio di famiglia al banco numero 24 del Mercato Centrale. Nel 1969 apre, per volontà di Giuseppina e Ivo Chiesa, il pastificio che oggi è diventato famoso non solo in territorio italiano, ma anche all’estero, che si contraddistingue creando pasta fatta a mano dalle forme e ripieni particolari, adatti ad ogni palato. “Chi mi ha insegnato a fare il mio lavoro? – ci chiede retoricamente Valerio – mio padre Roberto, sono stato il classico ragazzo di bottega, siamo partiti da zero, mi ricordo che compravamo i macchinari per fare la pasta usati, in casa mia c’erano pochi soldi, ma dalla passione possono venire fuori grandi cose”. “Le soddisfazioni non sono certo mancate – continua – dopo 43 anni di attività siamo stati invitati da Alberto II di Monaco alla Corte di Montecarlo e per l’occasione ho creato un tortello in sfoglia rossa e bianca (i colori del Principato di Monaco) con tanto di stemma della famiglia Grimaldi ripieno d’aragosta, inoltre siamo stati ospiti dalla Regina Elisabetta presso Buckingham Palace, insomma, siamo stati conosciuti anche all’estero, e questo ci rende fieri della nostra attività”.
Con l’energia e la passione che lo contraddistingue, Valerio ha intenzione non solo di creare una linea di capi d’abbigliamento con il suo logo (magliette, felpe, grembiuli ecc…), ma anche di aprire altri punti vendita per crescere anche da quel punto di vista, a proposito di questo precisa: “Quello che mi sta a cuore è che ogni negozio sia gestito da me personalmente, se aprissi troppi punti vendita perderei il diretto contatto con il cliente, infatti ho intenzione di crearne pochi altri e di avere sempre la situazione sotto controllo”.

Riproduzione riservata ©