Visita del sottosegretario a villa Fabbricotti

di Roberto Olivato

E’ arrivata in orario alle 16,30 di ieri, lunedì 7 luglio, (cosa non comune per i parlamentari) al parco di villa Fabbricotti il sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, invitata dal professore Giangiacomo Panessa rappresentante del Cattolico Patriarcato di Cilicia degli Armeni (clicca nel link in fondo all’articolo per vedere le immagini scattate da Fotoidea di via Fagiuoli 5/B). Scopo dell’invito al sottosegretario è stata la dimostrazione dello stato di abbandono di alcuni frammenti di marmo appartenenti alla chiesa della Madonna, abbandonati da anni tra alberi e arbusti del parco (clicca qui per leggere della polemica dei ruderi abbandonati).
“Dopo anni d’inerzia da parte delle precedenti amministrazioni – ha spiegato GianGiacomo Panessa – e dopo tante promesse mai mantenute, ho deciso di comune accordo con i miei assistenti tecnici l’interior designer Roberto Barbieri ed il geometra Giancarlo Cauteruccio, di agire in prima persona in difesa del valore storico e culturale che i resti della chiesa degli Armeni rappresentano, trovando piena ed immediata disponibilità da parte dell’onorevole.”
L’interesse del sottosegretario, già presidente del Fai (Fondo Ambiente Italiano)  dal 2011 al 2013, al degrado ed allo stato di abbandono dei pezzi marmorei non si è limitato ad una presa visione, ma anche ad un impegno: “Vedere questo scempio fa male – ha commentato l’onorevole – perché in questo abbandono si denota una mancanza di rispetto verso la religiosità multiculturale che Livorno ha da sempre rappresentato. Vedremo cosa si potrà fare per risolvere questo problema”.
Ad accogliere la Borletti erano presenti il prefetto Tiziana Costantino, il vice sindaco Stella Sorgente, il direttore regionale per i beni culturali Isabella Lapi e Paola Meschini dirigente servizi culturali comune di Livorno.

Onorevole Borletti la sua presenza è un segnale di una nuova attenzione del governo verso Livorno?
Innanzitutto devo dire che sono felice di essere qui oggi ed abitando a Castiglioncello, i problemi livornesi riguardanti la situazione di abbandono di molte realtà, mi sono ben presenti  e quindi  l’interesse è prima di tutto personale. Purtroppo i continui tagli alle risorse economiche del mio Ministero, a cui la politica attinge a piene mani, mi inducono ad essere cauta ed a non fare grandi promesse, però qualcosa cercherò di fare, perché è ora che Livorno entri negli itinerari turistici come lo sono altre città toscane, bisogna valorizzare le eccellenze che questa città ha”.

Nell’attuale stato di crisi come possono essere trovati fondi per gli interventi necessari al rilancio culturale livornese?
“Dobbiamo partire dal concetto che la cultura è il motore di ogni società, purtroppo mancando gli investimenti il motore non gira”.
A salutare il sottosegretario, alla chiesa degli Armeni in via della Madonna, anche il direttore dell’archivio di Stato Massimo Sanacore, che ha ricordato come questa via sia “la strada simbolo della religiosità multiculturale di Livorno, però per com’è la situazione dei beni culturali di Livorno,  la città non è più in grado di lanciare alcun grido di dolore, ma ormai un rantolo, se non s’interviene immediatamente”.
A concludere, il vice sindaco Sorgente che si è detta disponibile “a cercare gli strumenti idonei presenti nei regolamenti comunali per trovare eventuali risorse, partendo anche dall’impegno associativo  di volontariato”.

 

 

 

 

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