Piccolo squalo spiaggiato: interviene l’Arpat. FOTO

Il Settore Mare di Arpat è intervenuto stamani per recuperare un esemplare di squalo della specie Prionace glauca (verdesca) che ieri mattina era stata ritrovato in mare, presso la riva, nel golfo di Baratti a San Vincenzo.
I bagnanti avevano notato l’esemplare ancora vivo ma in condizioni di difficoltà ed allertato la Capitaneria di Porto di Piombino che era intervenuta coinvolgendo gli esperti biologi dell’Agenzia per coordinare l’operazione di recupero completata stamani. Si tratta di un giovane esemplare di verdesca, maschio, lungo 66 cm e del peso di 800 grammi. Il campionamento dell’esemplare è stato effettuato seguendo il protocollo previsto dal progetto MEDLEM (Mediterranean Large Elasmobranchs Monitoring), progetto di respiro mediterraneo che Arpat coordina. Sono stati registrati i dati morfometrici dello squalo e sono stati prelevati campioni di muscolo per indagini genetiche; inoltre sono state asportate alcune vertebre per la determinazione dell’età dell’animale e lo stomaco per lo studio della dieta.

Le cause di morte sono al momento sconosciute ma, come nel caso dello squaletto spiaggiatosi a San Vincenzo nell’aprile scorso (vedi notizia del 26 aprile 2013 ), è possibile che sia stato catturato in maniera del tutto casuale ed accidentale dai diversi attrezzi da pesca in uso nelle marinerie locali (reti da posta, palangari, reti a strascico ecc.). La verdesca ha una riproduzione di tipo vivipara placentata: la madre, dopo una gestazione di 9-12 mesi, partorisce circa 30 piccoli per volta lunghi mediamente 35-45 cm (ma sono stati registrati animali lunghi anche 52 cm alla nascita).
I due esemplari recuperati in Toscana tra aprile ed agosto avevano una lunghezza di circa 60 cm; questo, insieme al fatto che in entrambi gli esemplari era ancora ben evidente la piccola cicatrice tra le pinne pettorali, segno del recente riassorbimento del contenuto del sacco vitellino (presente prima della nascita nel corpo materno), fa ritenere questi due esemplari giovanissimi animali di circa 1 mese di vita.

Prima del parto le femmine gravide raggiungono le nursery areas, zone di acque basse con scarsa presenza di predatori e ricche di prede adatte ai neonati (seppie e piccoli pesci). Nel Mediterraneo l’Adriatico rappresenta una nursery di notevole importanza per questa specie ma alcuni studi ed osservazioni segnalano femmine sessualmente mature ed esemplari molto giovani anche nel settore occidentale e meridionale del Mar Ligure. Questo lascia intuire la possibilità di un’altra zona riproduttiva per la verdesca anche nel nostro settore di mare. Naturalmente sarebbe necessario approfondire le ricerche sul campo per trovare riscontri oggettivi a questa ipotesi e circoscrivere maggiormente le aree nursery che, allo stato attuale, non possono considerarsi ben definite e che invece ricoprono un notevole interesse naturalistico e sono bisognose di tutela.
Tutte le informazioni sullo squaletto saranno inserite nel data base del progetto Medlem, gestito da Arpat e presente nel sito internet dell’Agenzia.

 

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