Si sfoga con l’ex collega su facebook: licenziato, poi assolto dal giudice

Il giudice scagiona con formula piena Luca Signorini: "Nessuna divulgazione di segreto aziendale.

LIVORNO  –L’odissea di Luca Signorini, 49enne, ex impiegato tutto fare all’interno della Idro 2000 Srl, si è conclusa pochi giorni fa con la sentenza di archiviazione da parte del giudice Gioacchino Trovato nei suoi confronti. Lui che il 19 aprile si è visto recapitare una lettera di licenziamento da parte del capo per aver chattato su facebook dal computer dell’ufficio con un ex collega sull’andamento dell’azienda. Un atteggiamento che aveva infastidito i vertici della Idro 2000 che lo avevano messo nel mirino per divulgazione di segreti aziendali e per questo denunciato e due giorni dopo licenziato nonostante i 19 anni di servizio che lo stesso Signorini aveva svolto all’interno della società.

La vicenda è finita sulla scrivania del pubblico ministero che, dopo le indagini del caso, ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale per diffamazione. Richiesta di archiviazione a cui è arrivata di tutta risposta l’opposizione da parte della Idro 2000 che a sua volta si è infranta, pochi giorni fa, contro l’archiviazione definitiva disposta dal giudice Trovato e motivata in ogni sua parte.

Quindici righe in cui il giudice non lascia scampo all’immaginazione ridando a Signorini, assistito legalmente dall’avvocato Massimo Manfredini, quella dignità perduta a causa di accusa che lo stesso tribunale ha ritenuto infondate.

” Gli argomenti trattati non contengono rivelazione di segreti aziendali, essendo prevalentemente relativi alle confidenze del Signorini circa i suoi timori di essere travolto dalle difficoltà economiche dell’azienda – scrive il giudice Trovato nelle motivazioni di archiviazione – L’iniziativa del Nonni (l’ex collega di Signorni ndr) di chiedere il fallimento dell’azienda non è direttamente correlabile alle informazioni ricevute dal Signorini circa le difficoltà economiche dell’azienda – conclude il Gip – essendo già ben note al Nonni (che difatti, aveva intrapreso azioni esecutive individuali, a seguito del decreto ingiuntivo del 16 maggio 2012)”.

Parallelamente sta correndo sui binari la vicenda giudiziaria sui banchi del Tribunale del Lavoro in quanto, e specialmente alla luce di questa archiviazione, Signorini lamenta un licenziamento per ingiusta causa e chiede pertanto che gli venga pattuita una somma di circa 50mila euro tra Tfr, stipendi arretrati e danno subito.

“Mi permetto di parlare ora che le cose sono ufficiali e non campate in aria – esordisce Luca Signorini e soprattutto per riabilitare la mia persona conosciuta nel settore termoidraulico da oltre 25 anni come persona seria e scrupolosa, non mi va di essere stato calunniato ingiustamente e soprattutto prima che un giudice decidesse quale era la verità, messo alla berlina da una serie di persone. Come è finalmente emerso alla luce del sole – continua l’ex impiegato della Idro 2000 – non ho mai parlato male della mia azienda come evidenzia l’archiviazione prima chiesta dal pm Petralia e poi decretata dal gip Trovato. Sono dunque stato assolto con formula piena anche dai restanti capi d’accusa formulati dal vertice dell’azienda nei miei confronti. Io mi sono sempre comportato in maniera ineccepibile di tutta risposta ho ottenuto ritardi nei pagamenti e adesso mi trovo senza lavoro e con nemmeno un centesimo ottenuto delle mie spettanze per legge”.

 

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