Nasce un Comitato sullo smaltimento delle acque radioattive

Si è costituito nei giorni scorsi, con sede provvisoria a Livorno, via Santa Barbara n.43 , un Comitato cittadino di mobilitazione pubblica sul problema dello smaltimento delle acque radioattive del reattore nucleare ex-Cisam in mare. Ne fanno parte cittadini e cittadine di diversa appartenenza o opinione politica. Nei prossimi giorni sarà aperta una campagna di adesioni on-line. Il Comitato si prefigge di:

• Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione;

• Esercitare una costante pressione sulle Istituzioni Locali, regionali e nazionali, al fine di realizzare il massimo quadro di garanzie per la salute pubblica e per l’ambiente nell’esecuzione dell’operazione di smaltimento e, in mancanza di questo, di ottenere la sua sospensione;

E’ già stato posto, in diverse sedi, il problema di una adeguata informazione dei cittadini sullo smaltimento delle acque del reattore, operazione avviata nella più completa indifferenza a tale esigenza, che risulta invece fondamentale in una moderna e democratica comunità. Per quanto sia stata posta in evidenza, nei giorni scorsi e ne sia stata riconosciuta la necessità, tale informazione è arrivata in pillole e con l’evidente dichiarato scopo non di informare, ma di tranquillizzare l’opinione pubblica. Il Comitato ritiene pertanto insufficiente l’attuale livello di informazione e ne chiede un potenziamento. Insieme a tale esigenza, invierà a gruppi e associazioni sociali e politiche, ma soprattutto alle Istituzioni Locali livornesi e pisane, urgenti richieste di incontro per approfondire i seguenti argomenti ed ottenere precisi impegni e risposte:

1. il procedimento autorizzativo dell’operazione e la sua coerenza con la normativa nazionale concernente i rifiuti radioattivi;

2. il monitoraggio, non solo dei semplici livelli di radioattività, ma delle possibili filere di concentrazione degli stessi una volta a contato con l’ecosistema marino;ntrazioni

3. La valutazione complessiva e cumulativa degli elementi inquinanti confluiti nel nostro mare in tempi recenti (presenza del Rigassificatore e utilizzo costante e massiccio dell’acqua marina per i raffreddamento, con successiva reimmissione in mare; svresamento di bidoni contenenti sostanze tossiche non ancora del tutto note; escavo di fanghi portuali altamente inquinati; presenze industriali con sversamento di elevate quantità di inquinanti);

4. Il problema del coordinamento ambientale di Area Vasta e l’autorevolezza delle istituzioni livornesi in sede regionale sulle problematiche concernenti l’ambiente.

Il Comitato promuoverà iniziative e convergerà con simili attività promosse da altri soggetti con i medesimi fini, nell’area livornese e pisana.

 

 

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