Cani avvelenati a Banditella, la polizia provinciale apre un’indagine. I residenti: “Ci appostiamo di notte”. L’intervento di Gazzarri (Idv)

"Stiamo facendo degli appostamenti anche durante la notte perché purtroppo la polizia non agisce"

di admin

Banditella, 3 casi di cani avvelenati in una settimana. La denuncia arriva da un nostro lettore, Sasha Franco. “Il primo avvelenamento – racconta Sasha – è quello di venerdì scorso, quando nei giardinetti di via Puini un cane ha mangiato una polpetta e dopo un giorno di coma, verso la sera, purtroppo è morto. Durante questa settimana la cosa si è ripetuta per altre tre volte, gli ultimi due cani che non ce l’hanno fatta sono stati trovati ieri sera”. A seguito del nostro articolo la polizia provinciale ha aperto una indagine.
Le aree incriminate sarebbero quelle di Marilia-Banditella: in via Urano Sarti tra i campi di calcio e la chiesa, il prato fra via Sommati e via Provenzal e il terreno lato via Mondolfi. “In questi giorni – prosegue Sasha – stiamo facendo degli appostamenti anche durante la notte perché purtroppo la polizia non agisce. Il consiglio è comunque quello di non sciogliere i propri cani. Altre voci, che non ho potuto verificare personalmente, parlano di altre polpette avvelenate ritrovate dietro le mura Lorenesi e in zona San Marco. Qualcuno addirittura ha parlato di una polpetta piena di chiodi alla stazione, ma per il momento sono solo voci.  Sospetti non ne abbiamo, ma sicuramente è un gesto vigliacco che deve finire”.

L’INTERVENTO DI MARTA GAZZARRI, CAPOGRUPPO REGIONALE IDV
Solo l’ultimo episodio in ordine cronologico quello che ha visto la jack russel Sophie morire per sospetto Avvelenamento. Quattro casi analoghi avvenuti nella nostra città nel giro di pochi giorni che purtroppo impongono una dura riflessione sull’inciviltà di chi, non curandosi dei diritti degli animali, in maniera indiscriminata decide che la loro vita non merita il medesimo rispetto riservato a quella degli uomini. Un cartello avverte del potenziale pericolo per i cani a passeggio a Banditella e, anche se sulle cause delle morti avvenute si sta cercando di fare piena luce, sento l’obbligo di denunciare in maniera univoca che serve un forte appello perché questi gesti vili non succedano più. Nel 2013 è vergognoso pensare che animali innocenti vengano gratuitamente uccisi con i veleni del caso, molto probabilmente con una morte lenta e dolorosa. Mi appello dunque al senso civico dei cittadini perché se è vero che amare gli animali è una solo un questione di scelta deve passare il messaggio forte che, anche chi non li ama, deve rispettarli perché farlo è in primis un dovere morale e civile. Mi auguro che la polizia arrivi a capire se effettivamente tali morti sospette siano state causate da avvelenamento e che eventualmente individui al più presto i responsabili.

 

 

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