Una vita da social. Come proteggere i nostri figli “dalla rete” con gli angeli della Postale

L'appuntamento è per domani, sabato 25 gennaio, a partire dalle 10 in piazza della Repubblica. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al Modigliani Forum

di gniccolini

LIVORNO – Un mondo affascinante e ricco di potenzialità ma sicuramente pericoloso per molti aspetti. Ecco che nasce il progetto nazionale “Una vita da social”: 34 tappe in tutta Italia, tra cui anche la nostra città, per spiegare e diffondere ai giovani, ma anche ai loro genitori, quali pericoli nasconda “la rete”, da facebook a twitter fino alla posta elettronica e alle applicazioni sui cellulari.
Un vero e proprio corso per tutti promosso dal Ministero e  fortemente voluto dal capo della Polizia e dai dirigenti della polizia postale che hanno messo in campo un camion che percorrerà lo Stivale cercando di portare a conoscenza studenti, professori, maestre, mamme e padri tutte le insidie del web.
L’appuntamento a Livorno è per domani, sabato 25 gennaio a partire dalle 10 la mattina, quando in piazza della Repubblica sbarcherà il truck di “Una vita da social”.
In campo, è il caso di dirlo, il nazionale under 21 del Livorno Calcio Federico Ceccherini, testimonial dell’evento e vero e proprio “giocatore-social”. All’interno del truck che si stabilizzerà in piazza della Repubblica anche gli “angeli custodi” della polizia postale di Livorno “capitanati” dal dirigente Massimo Montuori. Ma in pista ci saranno anche gli animatori e i deejay della Drink Dance Party, il gruppo di animazione del Modigliani Forum (è qui che si svolgerà la manifestazione in caso di maltempo), insieme a Orto Dance, Deep Love Factory e Feeling Love Generation, tutti team di giovani che danno vita alle serate labroniche pronti a dire la loro su come divertirsi senza “farsi fregare”.
“Internet rappresenta per noi una cosa stupenda e straordinaria – ha detto il questore di Livorno Marcello Cardona-  ma è uno strumento da conoscere sempre meglio perché ci sono sempre delle nicchie che rappresentano delle problematiche. Ed è per questo che scendiamo in campo per prevenire l’uso maldestro di strumento così importante”.

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