“Ti uccido”. Perseguita la ex che è anche il capo, allontanato dal giudice

Botte, minacce di morte e pedinamenti. Un incubo andato avanti un anno e mezzo per una quarantenne molestata dall’ex fino a che la donna non ha avuto il coraggio di lasciarlo e denunciarlo.
Lui, un operaio livornese, è stato così colpito da un provvedimento cautelare che gli vieta di avvicinarsi alla ex compagna, una imprenditrice pisana di cui tra l’altro era dipendente. “Ti uccido, ti sfregio con l’acido quel bel faccino e ti faccio passare la voglia di prendermi in giro”, le diceva. Licenziato, l’uomo è arrivato ad impugnare il provvedimento davanti al giudice del lavoro. Ma contro di lui c’erano una lunga serie di registrazioni e prove che documentano le violenze.

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