Svolta nel mortale a S. Marco: “La donna ha avuto malore, non è scappata”

Il legale dell'autista: "La mia assistita soffre da tempo di diabete. Quella mattina ha avuto una crisi"

di gniccolini

LIVORNO  – Domenica 22 settembre Carlo Bondi, 63 anni, morì a seguito di un tragico incidente stradale. Una Honda Jazz grigia guidata da una donna di 54 anni lo colpì in pieno mentre stava pedalando con la sua bicicletta costeggiando piazza San Marco.
La donna al volante dopo l’urto non fermò la sua corsa andando a sbattere poi cinquanta metri dopo contro il palo del semaforo all’incrocio tra via Mastacchi e la piazza, mentre Carlo Bondi venne scaraventato violentemente sotto ad una macchina parcheggiata al bordo della strada: inutile la corsa all’ospedale e l’operazione d’urgenza dei medici di turno al pronto soccorso. Per Carlo Bondi non c’è stato niente da fare.
Per il pubblico ministero Antonella Tenerani, però, non c’è stata omissione di soccorso da parte della 54enne alla guida. L’autista è infatti stata iscritta nel registro degli indagati soltanto per omicidio colposo.
Il magistrato dunque non ha ritenuto il caso imputare alla guidatrice l’accusa di omissione in quanto la donna, stando alle indagini svolte dalla polizia municipale, aveva avuto un malore causato da un crisi legata alla sua malattia. “La donna che assisto legalmente – ha poi spiegato l’avvocato Francesco Agostinelli – ha una regolare patente speciale che rinnova ogni due anni proprio a causa del diabete, malattia  che la affligge da tempo. Intorno alle 9 – prosegue il legale- si è messa alla guida in perfette condizioni dopo aver eseguito il suo piccolo esame mattutino. Purtroppo per una causa imponderabile, la signora ha avuto un malore imprevedibile, motivo per il quale ha perso il controllo della sua auto ed è andata addosso alla bicicletta di Carlo Bondi”.

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