Omicidio Ilaria Leone, i Ris: ci fu violenza, l’uomo agì da solo sfruttando la sua forza. I risultati definitivi

"Sui pantaloni di colore blu sequestrati all'uomo sono state evidenziate diverse tracce di sangue geneticamente riconducibili alla vittima Leone Ilaria"

Depositata la relazione conclusiva del Ris dei Carabinieri sul reperti sequestrati nel corso del sopralluogo effettuato sul luogo dove è avvenuto l’omicidio di Ilaria Leone.
Gli accertamenti analitici finalizzati alla ricerca delle tracce biologiche, alla identificazione della loro natura tissutale ed alla tipizzazione genetica per fini identificativi e comparativi hanno consentito di ottenere la conferma definitiva che a commettere l’omicidio di Ilaria dopo averne abusato sessualmente sia esclusivamente di Ndoye Ablaye ancora detenuto. L’uomo ha agito completamente da solo sfruttando la superiorità fisica per sopraffare le resistenze della donna. I dati scientifici confortano quindi i risultati che le indagini tradizionali, a cui erano giunti i Carabinieri catturando, a poche ore di distanza dall’omicidio, Nodye Ablaie.

In sintesi i risultati dei Ris
“Sui pantaloni di colore blu sequestrati all’indagato Ndoye sono state evidenziate diverse tracce di sangue geneticamente riconducibili alla vittima Leone Ilaria e 2 tracce di sangue il cui profilo genetico risulta perfettamente sovrapponibile a quello dell’ indagato. Dalla traccia di sangue presente sui pantaloni è stato estrapolato un profilo genetico misto riferibile alla vittima e quelle dell’indagato. Dai tamponi utilizzati per campionare la superficie interna dei pantaloni ginnici (parti intime) è stato desunto un profilo genetico multiallelico nel quale è possibile identificare le componenti genetiche (alleli) della vittima e quelle dell’indagato. Dalla formazione pilifera rinvenuta sul gluteo destro della vittima è stato estrapolato un profilo genetico perfettamente sovrapponibile a quello di Noi Ablai, alias Ndoye Ablaye.
Sul tampone utilizzato per il campionamento di materiale biologico dall’interno della coscia destra della vittima è stata evidenziata la presenza di liquido seminale geneticamente riferibile all’uomo.
Sui tamponi vaginali effettuati sulla vittima è stata verificata la presenza di liquido seminale tramite analisi immunocromatografiche e citologiche. Le analisi di tipizzazione del Dna nucleare di regioni Str dei cromosomi autosomici e del cromosoma Y (Y-STRs), condotte su tali tracce, hanno consentito di ottenere una chiara miscela genetica riconducibile inequivocabilmente a Leone Ilaria e all’omicida.  Quindi si può affermare, con certezza, che la persona ha donato il liquido seminale presente nei tamponi vaginali effettuati sulla vittima Leone Ilaria.
Sui rimanenti reperti riguardanti la vittima (tamponi effettuati su altre parti del corpo, tracce su indumenti ed effetti personali, materiale sub ungueale delle dita delle mani) e sulle tracce ematiche repertate nei pressi del luogo del suo rinvenimento ed adese a foglie, a sassolini e a fili d’erba, al pacchetto di sigarette Winston e alla busta di plastica Conad, etc. ) è stato estrapolato esclusivamente il profilo genetico della vittima stessa.
Sul telefonino cellulare “Nokia” di pertinenza dell’indagato sono state evidenziate tracce biologiche da contatto e tracce di saliva da cui è stato estrapolato il profilo genetico dell’indagato stesso.
Nessun altro profilo genetico maschile diverso dall’indagato è emerso nel corso delle analisi dei reperti a disposizione. La riconducibilità dei profili genetici desunti dalle tracce biologiche in reperto alle persone di cui sopra, in ragione del numero delle regioni geniche studiate e delle potenzialità identificative che le stesse esprimono è da considerarsi valida al di là di ogni ragionevole dubbio.

 

 

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