Maxi sequestro di “cee” allo Scolmatore. Pescatore livornese finisce nei guai

Aveva circa 1200 “cee” in un secchio di plastica. E’ con questo “bottino” illegale che  un pescatore livornese di 54 anni è stato pizzicato e denunciato dagli uomini della Forestale di Livorno durante un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto della pesca illegale sul canale dello Scolmatore d’Arno.  Il 54enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per “pesca e detenzione di novellame di anguilla”. Il personale della Forestale  ha dunque provveduto al sequestro delle “cee”, circa 400 grammi . Il novellame, che mostrava una buona vitalità, è stato successivamente consegnato all’ “Incubatoio dell’Anguilla”, una struttura della Provincia di Pisa destinata alla crescita delle giovani anguille ed assai utile allo scopo, situata all’interno del Parco naturale Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli.
Il comando provinciale di Livorno, su precisa indicazione dell’Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato, ha intensificato la lotta alla pesca illegale, considerato il frequente uso di metodi e mezzi illegali (come nel caso la cosiddetta “ripaiola”, che consiste in un retino a maglia fitta montato artigianalmente su di lungo bastone) e il cattivo stato di conservazione della fauna ittica delle acque interne. Inquinamento delle acque, introduzioni di specie  di pesci talvolta molto impattanti, modificazioni ambientali irreversibili delle zone umide. Sono questi tutti i fattori che hanno causato una notevole rarefazione della fauna ittica autoctona, e soprattutto con estinzioni anche di specie una volta comuni, come ad esempio il “barbo”, il “cavedano” e il “vairone”.
Il Corpo Forestale dello Stato invita i cittadini a segnalare situazioni di illegalità, come anche la presenza di zone umide e microambienti che meritano attenzione e tutela per la presenza di fauna e flora di pregio.

 

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