Entrano in consiglio con striscioni e catene, 20 denunciati dalla municipale

L’ipotesi di reato è l’interruzione di pubblico servizio

come di consueto potete trovare il link alla fotogallery in fondo all’articolo

Il nucleo Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale sta procedendo all’analisi del materiale video e fotografico per identificare una ventina di persone chi si sono rese protagoniste dell’interruzione della seduta consiliare di ieri. L’ipotesi di reato è l’interruzione di pubblico servizio. A breve la notizia di reato sarà inviata alla Procura della Repubblica.

La cronaca della protesta –  Protesta shock in Comune ieri 3 febbraio nel corso del consiglio comunale da parte di alcune famiglie che si sono viste decurtare i punteggi nella graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi popolari. In tutta una cinquantina di persone con cartelli e striscioni hanno interrotto i lavori dell’assemblea. Alcuni addirittura si sono incatenati alle sedute della sala consiliare. E’ stato necessario l’intervento della polizia municipale.
Visto che la protesta è continuata a lungo, il primo cittadino ha preso la parola spiegando il motivo della decurtazione dei punteggi i graduatoria. Poi ha lasciato l’aula per incontrare una rappresentanza dei manifestanti. Tuttavia, il faccia a faccia non ha calmato gli animi e alla fine non essendoci le condizioni per andare avanti con il dibattito, la seduta del consiglio si è conclusa in anticipo. Una cosa del genere non si era mai verificata.
Nel frattempo è stato aperto un fascicolo di indagine da parte della polizia giudiziaria della Municipale per interruzione di pubblico servizio (articolo 340 del codice penale), un atto dovuto da parte degli inquirenti, a seguito di quanto accaduto questa mattina in Comune.
Nel pomeriggio il sindaco Cosimi ha convocato d’urgenza la Conferenza dei Capigruppo che ha stilato una comunicazione congiunta alla luce di quanto è accaduto riassumibile in due punti:

1) L’episodio dell’interruzione dei lavori del Consiglio Comunale di stamani è un atto gravissimo e assolutamente al di fuori della cultura politica di questa città ed estranea alle convinzioni di tutti gli schieramenti che siedono in consiglio Comunale.

2) I Capigruppo si impegnano ad operare perché sia evitato il ripetersi di accadimenti di questo tipo e chiedono la collaborazione, nello spirito democratico che ha sempre caratterizzato la città, di tutte le Istituzioni affinché tutte concorrano all’impossibilità del ripetersi di tali eventi.

Erano presenti alla riunione: Amadio, Tamburini,  Lamberti, Lorenzo Cosimi, Fenzi, Romano, oltre al Sindaco e al presidente del Consiglio comunale.

Livorno Democratica: “Atto gravissimo”
Livorno Democratica apprende dalla stampa – con viva preoccupazione – che questa mattina il Consiglio Comunale è stato sospeso. Ne è stato impedito lo svolgimento. La funzionalità di un organo collegiale democraticamente eletto ha dovuto subire l’intollerabile prepotenza, qualunque ne sia la ragione, di una minoranza facinorosa. Si tratta di un atto gravissimo che avrà probabilmente conseguenze giudiziarie anche come procedure d’ufficio da parte degli organi competenti. A noi spetta il compito politico di condannare il fatto e di richiamare tutte le forze democratiche, politiche, sociali alla massima vigilanza sulla preservazione delle istituzioni democratiche e del loro funzionamento. Nessuna deriva violenta deve essere tollerata. Il rispetto della legalità democratica è a fondamento della convivenza civile.

Livorno Democratica

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